La solidarietà dei nostri lettori a Feltri / 1

Continua la valanga di lettere, messaggi ed e-mail: gli italiani esprimono vicinanza al direttore editoriale del Giornale sospeso dall’Ordine per 3 mesi

La solidarietà dei nostri lettori a Feltri / 1

Caro Direttore, vorrei esprimer­le la mia solidarietà, ma qui sono anche io in pericolo, pensandola spesso come lei. Mi sono chiesto cosa posso fare, oltre a quanto, come cittadino, posso fare nel seggio elettorale. Così ho pensa­to di dirle che nei prossimi tre me­si comprerò una copia in più del Giornale e la lascerò al bar, dove bevo il caffè al mattino. Chissà che non la smettano di parlare di Ruby, di pm martiri e di Annoze­ro .
Attilio Perusi
e-mail

Tutta la mia solidarietà al diretto­re Feltri, vittima di una legge ignobile che consente simili af­fronti alla libertà di stampa. I miei complimenti al direttore Sallusti e alle altre firme per la fie­rezza che sanno dimostrare di fronte a questa aggressione, che fa il paio con lo sparo alle gambe subito a suo tempo da Montanel­li. Forza Giornale , siamo tutti con te!
Umberto Scarpettaro
Milano

Trovo insopportabile la doppia verità. Per alcuni diffamare e ma­nipolare la realtà dei fatti è liber­tà di stampa, esercizio di un dirit­to fondamentale, per altri è viola­zio­ne delle libertà e dei diritti del­la persona, da punire, censurare, sottoporre a pubblico disprezzo. Spero che non si faccia intimidi­re ed alzi la voce.
Santa Zanghì
e-mail

Tutta la mia solidarietà al grande Vittorio Feltri, uno degli ultimi uomini veri, liberi, col coraggio delle proprie idee e con uno stile, sia personale che professionale, fuori dal comune. Direttore, non si demoralizzi e non ci abbando­ni. Questa pagliacciata ci fa strin­gere ancor più attorno a lei. La aspettiamo con accresciuta sti­ma e affetto.
Adelchi Bonatelli
Rimini

Il nostro Direttore se non deve scrivere può sempre parlare. È il momento che gli venga offerto uno spazio televisivo Mediaset in prima serata per tutto il perio­do di censura.
Sergio Giorni
Sesto San Giovanni (Milano)

Ma perché io devo rinunciare agli articoli di Feltri!? E se Feltri, come lettore del Giornale , invias­se tutti i giorni una lunga lettera alla rubrica «La parola ai lettori»? Potrebbe farlo o l’Ordine lo lapi­derebbe? Romano Pessina Biella Voglio esprimerle la mia vicinan­za, la mia stima ancor più forte di prima. I giornalisti sono una ca­sta vergognosamente non indi­pendente. La democrazia, la li­bertà di stampa, chi erano costo­ro? Povera Italia. In che mani sia­mo finiti. Berlusconi possibile che non può far nulla? Sono schi­fato. Saluti ed auguri direttore Feltri.
Alfonso Romano
e-mail

Sarebbe un errore madornale, in questo frangente, assumere un atteggiamento stoico, eroico e si­lente. Bisogna prendere esem­pio dalla sinistra: urlare, ribellar­si, fare le vittime, i perseguitati, alla maniera di Santoro. Date la massima pubblicità e rilevanza a questo immane sbaglio della sini­stra. I lettori sono con voi, poiché imbavagliare Feltri vuol dire im­bavagliare la maggioranza degli italiani. Fatevi sentire, ribellate­vi, se avete bisogno di soldi sare­mo al vostro fianco.
Anna Maria Torelliaro
e-mail

Segua il consiglio dantesco: non ti curar di lor ma guarda e passa . E non c’è bisogno che io le sugge­­risca altra giusta reazione al delit­to di violazione della libertà di stampa perpetrato ai suoi danni: nei prossimi tre mesi, quando vuole, si faccia intervistare da un suo collaboratore e così, rispon­dendo alle domande che le ver­ranno poste, potrà farci perveni­re il suo pensiero su questo o quel problema. Ne abbiamo biso­gno tutti e per primi coloro che l’hanno sospesa. Ad majora .
Nunzio Perri
e-mail

Il silenzio al quale i comunisti l’hanno obbligata grida più del più iperbolico articolo giornali­stico pensabile. Non mi frainten­da, sono paradossalmente con­tento di questa ingiustizia inflitta­le poiché mi rende sempre più certo dell’inconsistenza e della paura che regnano in questa sini­stra rinfoltita, certamente non fortificata, dall’ultimo traditore e accoliti. Aspetteremo con pa­zienza che lei torni a farsi leggere e sarà un piacere conoscere le sue considerazioni sui suddetti miserrimi.
Roberto Battisti
e-mail

Prima di tutto solidarietà per l’en­nesimo attacco e poi: riusciremo a non essere più, in certe trasmis­sioni, 1 a 5 per la nostra parte? Ul­timamente stanno veramente su­perando ogni limite di decenza. Io li guardo tutti ( Ballarò , Anno­zero , Otto e mezzo ecc.) e non mi sembra possibile tanto squili­brio: ma veramente non ci si può fare niente? Veramente nella te­levisione pagata anche da noi non possiamo avere voce?
Isa Merenda
Bologna

È possibile conoscere nome e co­gnome delle 132 persone che fa­cevano parte della Commissio­ne dell’Ordine dei giornalisti che hanno emesso la «sentenza» im­pedendo per 90 giorni a Vittorio Feltri di scrivere, manifestare la propria opinione, e negandogli anche la tv? Sarebbe interesse da parte di tanti poi sapere in quali organi di stampa scrivono. Qual­cuno di questi signori fino a poco tempo aveva magari la firma al Giornale ?
Albertino Bertocco
e-mail

Sono sicurissimo che il bava­glio non glielo metterà nessu­no, e tantomeno quegli sfigati dell’Ordine (sigh!) dei giornali­sti, tutta gente che sin dagli an­ni sessanta, nati ed asserviti dal­la sinistra per ovvie ragioni di protezione, e che non hanno mai brillato in tutte le decisioni prese. Purtroppo fanno gli esa­mi per essere abilitati a fare il giornalista e se uno viene dal­l’ Unità o dal Manifesto è sicura­mente abilitato con 30 e lode. Vi leggo tutti i giorni e spero, e vi incoraggio, a continuare nelle vostre inchieste, servizi e «fan­ghi » come chiamati dalla con­correnza. Purtroppo siete cir­condati dalla totalità dei giorna­li italiani spudoratamente di si­nistra, ma per usare un vecchio detto «quando il gioco si fa du­ro, i duri cominciano a gioca­re » .
Leonardo Vignelli
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Sono un vostro lettore da quan­do Berlusconi è sceso in politica. È veramente vergognosa la so­spensione di Feltri siamo in una dittatura. In sedici anni di mala Repubblica questo non è mai suc­cesso. Tutta la mia solidarietà al direttore Feltri.
Giuseppe Laganà
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Sono un giornalista pubblicista e sono schifato di una simile san­zione inflitta al direttore Feltri, quando ha chiesto scusa pubbli­cando la rettifica in prima pagina mentre altri si comportano da ve­ri killer e nessuno interviene.

Da giornalista posso esprimere la mia insoddisfazione per l’opera­to dell’Ordine e la mia solidarie­tà a Vittorio Feltri. Continui a scri­vere, vediamo chi può negargli un diritto costituzionale.
Carmelo Santonocito
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