Caro Direttore, non posso esimermi dall’esprimere - a lei e a tutti i redattori del Giornale - tutta la mia solidarietà e indignazione per quel che hanno osato fare in spregio ai loro decantati princìpi. Uomini senza vergogna! Per quanto riguarda il caso Boffo poi, non capisco tutti i vostri scrupoli: lo avete messo alla berlina dopo che egli aveva partecipato come uno sciacallo ed in prima persona alla pesante campagna diffamatoria contro il presidente del Consiglio! E vi siete anche scusati! Sì, siete diventati proprio un baluardo. Il nostro principale baluardo contro lo sfascio che purtroppo c’è. Contiamo sempre più su di voi.
Fabio Franchiaro
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E poi dicono di Ballarò , Annozero
e Parla con me che strepitano contro la censura, ma il vero bavaglio è quello contro chi è con il centrodestra e su cui nessuno, neppure l’Ordine, ha nulla da dire. Dove sono ora coloro che manifestarono in piazza a favore della libertà di stampa secondo loro messa in pericolo da Berlusconi? Avranno la dignità di tornare in piazza a favore di chi è realmente stato censurato? Dobbiamo temere ormai che chi vota e sostiene Berlusconi si veda prima togliere il diritto di votare Pdl come avvenuto nelle elezioni regionali del Lazio e poi che siano messi a tacere i pochi giornalisti che non fanno parte delle «chiese» di sinistra?
Luca Berardi
Roma
Non ci sono parole che possano esprimere adeguatamente il mio sdegno per il trattamento riservato dall’Ordine al nostro direttore. A Vittorio Feltri tutta la mia solidarietà, la mia stima e il mio «arrivederci fra tre mesi». Oggi i lettori del Giornale sono tutti Vittorio Feltri. Con affetto.
Ornella Colombo
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Sulla vicenda Boffo pare evidente che a meritare reprimende e sospensioni, più di Feltri, siano i molti giornalisti che ne stanno parlando in questi giorni sulla stampa «libera e democratica». Non ce n’è uno che ricordila fondatezza del primo documento pubblicato dal Giornale , cioè la sentenza di condanna di Boffo, bensì tutti parlano solo del secondo documento (l’informativa), falso, cosicché appaia falsa tutta la vicenda. Più falsari di così.
Luigi Fressoia
Perugia
Caro Direttore, leggo che non può più scrivere. Credevo fosse caduto il muro di Berlino e di vivere in un paese libero. Forse sognavo.
Ambra Montonera
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In un mondo di giornalisti mediocri eallineati al corso del centrosinistra, una persona con la sua intelligenza e la sua professionalità dà fastidio. Ha fatto benissimo a informarci della casa dell’onorevole Fini, un moralista a senso unico. In molti non hanno ancora capito che lui, oggi adorato dalla sinistra, una volta raggiunto il suo scopo, tornerà ad essere «fascista ». Brutta cosa l’invidia.
Saveria Pia Savini
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Che vergogna. Anche questo dobbiamo subire. La cosa è mirata, proprio adesso poi. Non se ne può più. Dobbiamo fare qualcosa per difendere la vera libertà di stampa. Raccolta firme ad esempio. Tutta la mia solidarietà.
Giorgio
Terrosi
Vicenza
Il caso Boffo non è altro che una scusa per iniziare uno stillicidio morale all’unica persona in grado oggi di battagliare contro una sinistra sempre più prepotente e arrogante, che ha alzato il tiro per puntare direttamente al potere. Tutte le sue previsioni che da quasi due anni scrive dettagliatamente sul Giornale si sono verificate, un presidente della Camera che fa politica spudoratamente senza che nessun intellettuale radical chic prenda posizione nel sanzionare un atteggiamento antidemocratico e
non più super partes.
Pierluigi Danza
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Non ho parole per esprimerle tutta la mia affettuosa solidarietà per l’ingiusto provvedimento che l’ha colpita.Mi attendo anch’io che lei disobbedisca e continui a farci conoscere il suo pensiero, specialmente in tempi come questi, in cui siamo in molti a non capirci più nulla. Per inciso quella dell’abolizione degli ordini professionali non era una promessa del bando elettorale del liberale Silvio appena sceso in campo?
Gianfranco Ciucci
Pesaro
Grazie davvero all’Ordine dei giornalisti che, con le sue ignobili sanzioni nei confronti dell’insostituibile Vittorio Feltri ha ulteriormente dimostrato (ma non era necessario) che la stampa italiana è in mano a un direttorio che oscura il politburo dei tempi migliori. Ne avevamo bisogno, perché prima della sua censura pochi italiani non si erano ancora resi conto da quali personaggi fosse pilotata la stampa italiana. Ora forse proveranno a cercare le notizie da chi non le manipola: il Giornale .
Andrea Tagliapietra
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Il più brillante giornalista italiano è stato imbavagliato. Dove sono tutti coloro che hanno, in passato, gridato allo scandalo per la mancata libertà di stampa? Massima solidarietà a Vittorio Feltri.
Sergio Camellini
Modena
Vorrei esprimere la mia solidarietà prima di tutto a lei perché questa sospensione dell’Ordine dei Giornalisti per il caso Boffo è di stampo politico e fa male alla libertà di stampa e sono certo che voi del Giornale non vi farete intimidire da tale azione degna dell’Unione Sovietica, perché è stata presa da giornalisti esclusivamente di sinistra, pensando di imbavagliare lei e il nostro Giornale .
Lei e stato l’unico giornalista a capire che Fini si comportava in una certa maniera per fare male al Pdl, e al governo. Caro direttore i miei complimenti e la mia solidarietà a lei e alla sua onestà intellettuale e non ci abbandoni mai. Con tanta stima.
Giorgio Lambrinopulo
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Vergogna per la sentenza
che ci priva del pensiero di Feltri, al quale intendiamo esprimere la nostra massima solidarietà. Gogna agli estensori della sentenza stessa.Artuto Nannarelli e Rosanna Gelato
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