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Il solito monito del Consiglio d'Europa all'Italia: "I politici? Capaci solo di lanciare slogan razzisti"

Ancora una volta il Commissario per i diritti umani dell'organizzazione internazionale, Thomas Hammarberg se la prende con in politici italiani, accusati di razzismo, soprattutto nei confronti dei rom. "È arrivato il momento per l’Italia di prendere provvedimenti"

Il solito monito del Consiglio d'Europa all'Italia: 
"I politici? Capaci solo di lanciare slogan razzisti"

Strasburgo - La questione dei rom in Italia continua a far discutere il Consiglio d'Europa. Ancora una volta il Commissario per i diritti umani dell'organizzazione internazionale, Thomas Hammarberg se la prende con in politici italiani, accusati di razzismo, soprattutto nei confronti dei rom. Nell’ultimo rapporto sul nostro paese, infatti, si sottolinea che pochi passi avanti, se non addirittura nessuno, sono stati fatti negli ultimi tre anni dalle autorità italiane nel garantire il rispetto dei diritti umani di rom e immigrati. "È arrivato il momento per l’Italia - è scritto ancora nel rapporto - di sviluppare con vigore le disposizioni del codice penale relative ai reati di matrice razzista per arginare il continuo uso di slogan razzisti da parte dei politici".

Il rispetto degli standard Il Consiglio d'Europa è un'organizzazione che conta 47 membri e che vigila e promuove la democrazia, l'identità culturale europea e i diritti umani. Il rapporto si basa su quanto riscontrato durante la visita di Hammarberg in Italia il 26 e 27 maggio scorsi.

La situazione dei rom e degli immigrati, afferma il Commissario, è una delle sfide più urgenti che l’Italia deve affrontare per il pieno rispetto dei diritti umani. "Il trattamento riservato a queste minoranze costituisce una cartina di tornasole sull’effettivo rispetto degli standard del Consiglio d’Europa da parte dei paesi membri" sottolinea il Commissario spiegando cosi la sua persistente attenzione per i rom e gli immigrati presenti in Italia

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