(...) Emanuele Basso e Giuseppe Murolo de «LAltra Genova», gruppo che comprende anche Enrico Musso (in una parola, gli eletti del Pdl che hanno abbandonato il Pdl), spiegando che non è la strada giusta per mandare a casa la sindaco. La mozione annunciata dalla Lega forse arriverà in aula. «Non lho ancora vista depositare - spiega Giorgio Guerello, presidente del consiglio comunale - Ne sento parlare, quando arriverà valuterò sulla base dellarticolo 54 dello Statuto (necessarie venti firme, ndr) se concedere la procedura durgenza. Altrimenti farò altre valutazioni anche sulla base della volontà della conferenza dei capigruppo». Insomma, cè il concreto rischio che la mozione finisca nel mucchio, nel dimenticatoio con altre centinaia di istanze, proprio grazie al fatto che solo in due lhanno firmata.
«DallIdv sento dire che addirittura Enrico Musso sarebbe un buon candidato - fa notare Alessio Piana, che ha chiesto a tutti i partiti la sottoscrizione del documento - LUdc mi ha detto che loro si sono opposti a certe cose della Vincenzi, ma che non è tutto da buttare». La conferma che il leader nazionale Pierferdinando Casini e il segretario regionale Rosario Monteleone non sono credibili quando spergiurano di non accettare in alcun modo una ricandidatura di Marta Vincenzi. Ormai sono in tutto e per tutto organici al centrosinistra e la loro opposizione è solo a parole.
«Abbiamo dato un messaggio chiaro e molto forte con questa mozione - commenta Francesco Bruzzone, segretario regionale della Lega - Prendiamo atto che al di fuori di questo nostro movimento cè una palude. Abbiamo raccolto qualche voce che ci piace, tipo quella del Pdl, ma che è una voce che resta pur sempre nella palude».
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