Come un solo omo

Se i sondaggi hanno un’affidabilità già relativa, da immaginarsi quelli sul voto degli omosessuali. Solo i più retrivi possono pensare che in Italia i gay si muovano come un sol uomo, che siano cioè una lobby disposta a votare una parte politica solo per il fatto che quest'ultima si dica disposta a occuparsi di loro. Se così fosse, peraltro, sarebbe una lobby in grado di spostare milioni di voti da una parte all’altra. Alcuni sondaggi diffusi in questi giorni (il 72% dei gay voterebbe Unione, il 13 Forza Italia, il 10 An, il 23 la Rosa) sono stati condotti all’interno di serbatoi eterogenei e però militanti, orgogliosamente gay: ma la maggior parte dei gay non è militante. È solo gay. In parte non militeranno perché intimoriti, in parte perché va loro bene così. È gente che vota a destra o a sinistra per altre ragioni. Per il resto, le componenti gay sono presenti in quasi tutti i partiti: alcune discrete come il Carnevale di Rio, altre defilate. Una componente gay c’è persino tra i giovani di Alleanza nazionale, e non dev’essere facile.

L’altro giorno un lettore del Giornale ci ha scritto che vorrebbe costituire un’associazione di gay di centrodestra: e non dev’essere facile neanche questo. Ma pare difficile, così pure, che un omosessuale di centrodestra possa passare al centrosinistra in virtù della candidatura di Vladimir Luxuria.

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