Somalia, libere le volontarie di Medici senza Frontiere

Le due donne, impegnate nella zona del Puntland nel Nord del Paese, sono state rapite da uomini armati fuori dall'ospedale locale. Ma poco dopo, secondo l'ambasciatore spagnolo, i ribelli si sono arresi riconsegnando gli ostaggi

Somalia, libere le volontarie 
di Medici senza Frontiere

Mogadiscio - Sequestrato lampo per due volontarie dell'organizzazione umanitaria internazionale Medici senza frontiere (Msf). La dottoressa spagnola Mercedes Garcia e l'infermiera argentina Pilar Bouza sono state rapite oggi nel Puntland, nel nord della Somalia. Lo hanno detto il loro autista e un funzionario locale. "Stavo portando le due donne spagnole all'ospedale locale, quando sei uomini armati di pistole si sono avvicinati, bloccando la strada", ha detto l'autista somalo, che ha chiesto l'anonimato. "Mi hanno colpito molto duramente e hanno rapito le donne portandole via con la loro automobile", ha aggiunto.

Liberate Nutrita sparatoria vicino al nascondiglio dove si presume siano le due cooperanti di Medici senza frontiere - una spagnola e l'altra argentina - rapite stamane in Somalia mentre si stavano recando all'ospedale di Bosasso. La polizia ha individuato e circondato il luogo e il ministro del commercio Abdishamad Yusuf Abwan ha detto alla Reuters che vi è stato un nutrito scambio di colpi tra forze dell'ordine somale e i rapitori e che "la polizia ha catturato due dei rapitori che ora si stanno arrendendo". L'ambasciatore spagnolo a Nairobi, Nicolas Martin Cinto, citato dall'agenzia Efe ha confermato che i rapitori del medico Mercedes Garcia e dell'infermiera argentina Pilar Bouza si sono arresi e hanno chiesto di non essere uccisi. Mentre un portavoce del ministero spagnolo degli esteri ha detto che il rapimento "è in via di soluzione".

Giornalista francese Il rapimento, nel porto di Bosasso, è avvenuto due giorni dopo che un gruppo armato del Puntland ha rilasciato il giornalista francese Gwen LeGouil, rapito e tenuto in ostaggio per otto giorni per ottenere un riscatto di 80mila dollari. Il Puntland, una zona relativamente tranquilla rispetto al sud della Somalia, sta diventando sempre più teatro di rapimenti, dirottamenti e pirateria.

Gli autori di sequestri in Somalia sono noti per trattare bene i loro prigionieri, che considerano un prezioso investimento, e quasi mai li uccidono. Il vicegovernatore del Puntland, Yusuf Mumin Bidde, ha detto che le autorità stanno indagando sul rapimento.

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