Sondaggio Bankitalia: imprese italiane sempre più pessimiste

Per il 39,3% la situazione economica è peggiorata

da Roma

Negli ultimi tre mesi le imprese sono diventate più pessimiste sull’andamento dell’economia: lo rileva Bankitalia, in un’indagine sull’andamento di crescita e inflazione condotta su un campione di 454 aziende con almeno cinquanta dipendenti, 250 operanti nell’industria e 204 nei servizi. Rispetto a tre mesi fa, quattro imprese su dieci (per la precisione il 39,3% del campione) giudicano peggiorata la situazione generale, mentre appena il 7,5% la vede in miglioramento. Per il 53,25% restante, il quadro resta invariato.
Le valutazioni maggiormente negative si concentrano nelle aree dove la crescita dell’economia è effettivamente più lenta: il Mezzogiorno e il Nordovest. Per quanto riguarda invece le previsioni, le probabilità di miglioramento dell’economia sono «nulle» per il 41% delle imprese, contro il 22,5% della rilevazione precedente: insomma, il pessimismo si fa strada. Nel Nordovest vede nero quasi il 50% delle imprese, soprattutto quelle sotto i 200 dipendenti.
Non emergono, sul fronte dell’inflazione, timori particolari: per i prossimi mesi il campione prevede un tasso d’inflazione del 2,1%.

Peggiora invece la percezione delle condizioni per attuare nuovi investimenti. Un ultimo capitolo riguarda l’occupazione. Quella a tempo determinato è vista a livelli stazionari, con una tendenza ad assumere maggiormente pronunciata nel Nordest e nel Centro Italia.

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