da Silverstone
La felicità ha il volto di Lewis Hamilton. Il modo migliore per uscire da un periodo difficile è quello di trionfare nel Gran Premio di casa, davanti ai propri tifosi e di tornare in vetta alla classifica. «È stata la gara di gran lunga la più bella e difficile da quando sono in Formula 1. Mentre guidavo mi dicevo: se riesci a vincere questa volta sei veramente bravo. Ovviamente i tifosi mi hanno dato una bella spinta morale. Quando, allultimo giro, ho visto la folla che si alzava in piedi sulle tribune, ho cominciato a contare i metri che mancavano per arrivare al traguardo». Il pilota della McLaren non ha nascosto che il successo lo ha anche fatto uscire da un periodo di grande pressione, per i media che non gli lasciano pace e per le feroci critiche subite a seguito dei suoi numerosi errori. «Dedico questo successo importante - ha detto Lewis - alla mia famiglia. A mio padre Anthony e a mio fratello Nicolas. Grazie a loro, alla condivisione dei problemi che soltanto chi ti vuole veramente bene sa gestire al meglio. Mi sono stati molto vicini. Mi hanno confortato: vedrai che tornerà il sereno».
Sulla gara solo pareri positivi. Ma Hamilton ha voluto sottilineare le difficoltà affrontate e superate: «Le condizioni variabili erano peggiori di quelle che avevamo trovato lo scorso anno in Giappone. In pista cerano molte pozzanghere che non avrebbero dovuto comunque esserci. E non vedevo nulla, soprattutto sulla mia destra. Sono stato costretto a pulirmi molte volte la visiera. Guardare negli specchietti retrovisori era inutile perchè erano appannati. Lunica cosa che avvertivo era il rumore dei motori dei miei rivali. E stata dura, ma è andato tutto benissimo». Merito anche della squadra. «Quando mi sono fermato al pit stop sono state montate ancora le gomme intermedie nuove. Ed è stata la decisione giusta presa dal team.
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