Sony piega il tablet per sfidare Apple sullo stile

Lavorare o giocare, questo è il dilemma? E l’altro: avere l’oggetto più modaiolo e di uso immediato o quello più alternativo e personalizzabile? Sono queste le vere domande da porsi prima di scegliere quale partito dei tablet votare: l’iPad di Apple o i concorrenti basati sul sistema operativo di Google (Android). A complicare la faccenda è arrivato un Terzo Polo dei computer-tavoletta: sembra proprio che Sony si sia incaricata di fare il partito di centro, annunciando il lancio di due stilosissimi computer-tavoletta che qualche carta da giocare parrebbero averla.
Si chiamano semplicemente S1 e S2. Il primogenito è classico: schermo da 9,4 pollici, un po’ più piccolo dell’iPad, e sistema operativo Android 3, l’ultima creatura Google, specifica per il segmento dei tablet, dunque più mirata sui tablet, rispetto alle versioni nate per i cellulari. Ma è soprattutto il secondo modello ad aprire uno squarcio di novità su un mercato affamato di queste creature destinate a succhiarci via ore e ore di tempo libero (e anche non libero...). L’S2 ha infatti una caratteristica ancora inedita per i tablet: si apre e si chiude a metà come un libro, in sostanza un meccanismo a conchiglia tipo Nokia Communicator. La differenza è che su entrambe le metà della conchiglia c’è uno schermo touch da 5,5 pollici. I due display possono funzionare separati, ad esempio visualizzando su uno i contenuti e sull’altro una tastiera virtuale. Oppure come un’unico schermo, seppur interrotto da una «riga». Una volta chiuso, l’apparecchio è ovviamente molto più tascabile sia di iPad che del Galaxy di Samsung. Dettaglio che può far colpo.
L’effetto è tutto da provare. Ma, a occhio e croce, è la carta più innovativa giocata finora contro lo strapotere di Apple in un segmento che nei prossimi anni dovrebbe quadruplicarsi: stando alle stime, è attesa la vendita di quasi 300 milioni di tavolette da qui al 2015. Ecco perché in tanti, inclusi Blackberry Motorola, Lg e Htc stanno facendo a gara ad affacciarsi su questo succoso mercato. Ed è anche il motivo per cui la casa di Cupertino e Samsung, i primi concorrenti a lanciare la sfida, si stanno cannoneggiando in tribunale.
Il vecchio leone giapponese dell’elettronica, dunque, è partito in ritardo ma sta tentando un serio assalto alla Mela americana sul suo terreno, quello dello stile. Il tablet che esce dalla tasca e si apre sarà un bel vedere. Funzionerà? Sarebbe un sollievo per Sony che ha svelato ieri un brutto colpo subito: ignoti hacker hanno rubato dati e password a 77 milioni di utenti della Playstation che giocano in rete. Salve solo le carte di credito.
Per i tablet, molto dipende anche dalle «app», il software applicativo. Conoscendo Sony, è facile che sui giochi (basati su quelli della Playstation) saranno parecchio competitivi. Il difetto potrebbe essere lo stesso di Apple: l’azienda giapponese tiene ai suoi brevetti e in genere crea sistemi abbastanza «chiusi».

Ad esempio S1 ed S2 fungeranno da telecomandi, ma per le tv Sony.
E qui si torna ai dilemmi iniziali: gioco, lavoro, stile, personalizzazione. Le risposte l’avremo solo in autunno, data prevista per il lancio dei due nuovi tablet.

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