Un viaggio in vespa tra le tipiche case rosse della Garbatella. Inizia così Caro diario di Nanni Moretti, che confessa: «Il quartiere che mi piace più di tutti è la Garbatella e me ne vado in giro per i lotti popolari». E, non contento di vederne gli esterni, finge di voler girare un musical su un pasticcere trotzkista per potersi intrufolare nelle case. Una passione non proprio sorprendente se si pensa che Moretti aveva utilizzato alcuni scorci della zona per il film Bianca. Qui, ad esempio, si vede la scuola «Cesare Battisti», in piazza Sauli, peraltro già utilizzata da Ettore Scola nella scena finale di Ceravamo tanto amati. Sono molti, infatti, i registi che hanno scelto la Garbatella come set. Nella chiesa dei Santi Isidoro ed Eurosia furono girate alcune scene di Mamma mia che impressione di Roberto Savarese, con Alberto Sordi. I soliti ignoti di Mario Monicelli si apre con unimmagine di piazza Biffi e finisce con Vittorio Gassman che attraversa una delle vie del quartiere per andare a lavorare. Il palazzo della Regione Lazio è stato usato come sede della società in cui lavorava Fantozzi, nel primo film della serie sul celebre personaggio interpretato da Paolo Villaggio. Nel quartiere sono state girate anche scene di Romanzo criminale di Michele Placido. Senza dimenticare le fiction, da Caro maestro, ambientata nella Casa dei Bimbi, fino a I Cesaroni. Per restare in ambito cinematografico, alla Garbatella sono nati Enzo Staiola - il piccolo Bruno di Ladri di biciclette di Vittorio De Sica - Maurizio Arena, Enrico Montesano, Valerio Mastandrea e Tiziana Foschi. Qui abitò Alberto Sordi.
Il rapporto tra cinema e quartiere sarà al centro della manifestazione «Buon Compleanno Garbatella.
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