Aiuto, cè un ladro a Montecitorio. Che dite? Che ce neravamo già accorti? Che ce nè più duno? Ecco qui: i soliti luoghi comuni dellantipolitica. Roba da Di Pietro con lurlo in gola e le manette in canna. Ma questa volta la notizia che corre lungo i corridoi del Transatlantico è unaltra: fra gli arazzi si nasconderebbe un vero Arsenio Lupin, manolesta di professione. Dopo tanti che alla Camera dei Deputati si sono distinti nel ruolo di portaborse, ecco uno che le borse non le porta. Le prende. O le apre.
Tutto avviene in quello che dovrebbe essere uno dei luoghi più sorvegliati e sicuri del Paese, fra commessi e assistenti che non perdono docchio nessuno. Eppure il taccheggiatore di onorevoli colpisce senza timore, soprattutto nelle giornate più affollate (che per la verità, considerato lassenteismo dei deputati non sono neppure molte). Lultima volta martedì scorso, in occasione dellelezione di Giuseppe Frigo alla Corte Costituzionale. Durante la seduta comune, a Montecitorio bivaccavano circa 1000 parlamentari, fra chiacchiere, aperitivi e mandorle salate alla buvette (lo sbraco dei Mille?). A un certo punto una giornalista sè accorta che dalla sua borsetta era sparito il portafoglio. E così accanto a quelle aule dove tante volte viene a mancare il numero legale, allimprovviso salta fuori un bel numero illegale.
La notizia, però, viene taciuta. Non se ne parla. Meglio non dare scandalo ed evitare le solite battute sui parlamentari che hanno le mani lunghe. Ma le forze dellordine si mobilitano: non sarebbe infatti il primo caso di furto segnalato alla Camera. Un episodio molto simile si sarebbe infatti verificato poco prima della pausa estiva, sempre in Transatlantico, sempre nel corso di una seduta assai partecipata. Inutile parlare di sospetti, tanto meno di piste investigative. La delicatezza di una simile vicenda richiede prudenza estrema, puntare lindice contro chicchessia potrebbe rivelarsi un boomerang anche per un segugio raffinato come Sherlock Holmes. Certo gli splendidi marmi di quel meraviglioso palazzo ben si presterebbero allambientazione di un classico del giallo. Ma alla Camera è da sempre in voga il low profile. Anche stavolta andrà così, cè da starne certi. Il timore di alimentare involontariamente i luoghi comuni sul tasso di moralità degli eletti terrà tutto in un cassetto.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.