I pazienti sottoposti a trattamenti ortodontici sono esposti a un maggior rischio di disturbi del cavo orale. Essi sono principalmente legati a una maggior formazione di placca dentale, composta notoriamente da batteri; il suo accumulo è di due o tre volte più alto dei livelli osservati in pazienti senza apparecchi ortodontici. I batteri producono dei composti acidi che contribuiscono a indebolire lo smalto dei denti, facilitando la comparsa della carie; se non curata, quest'ultima può portare a problematiche più serie per il dente, fino alla sua caduta. Un'altra conseguenza dell'indebolimento dello smalto è la formazione di macchie bianche dove sono posizionati i punti metallici; purtroppo esse saranno visibili solo quando l'apparecchio verrà rimosso. La placca batterica che si accumula tra i denti può provocare anche l'infiammazione delle gengive che, gonfiandosi e arrossandosi, diventano sensibili e soggette a possibili sanguinamenti (gengivite). Inoltre, se un filo metallico si rompe o fuoriesce dalla banda metallica su lingua, labbro o gengive possono comparire piaghe o vesciche molto dolorose.
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