Sortino lascia le Iene: «Censurato su Mastella» Mediaset: servizio di parte

«Mediaset impedisce la messa in onda del mio servizio sul viaggio a Ceppaloni con il mio scambio con il figlio del ministro Mastella, Elio». Così ieri sera Alessandro Sortino, che polemicamente ha annunciato: «Lascio le Iene». Nel filmato - che doveva andare in onda integralmente, come aveva annunciato il capoautore del programma di Italia 1, Davide Parenti - veniva documentato lo scontro tra il figlio di Mastella e l’inviato del programma, contenuto in un documento che circola anche su Internet. «Sono stato diffamato dal figlio di un ministro e da un ministro - ha detto Sortino - e la mia azienda non mi permette di dirlo. Non ci sono più le condizioni per fare le Iene, cioè la libertà e la leggerezza». Ieri sera, i colleghi Luca, Paolo e Ilary Blasi gli hanno espresso solidarietà in diretta: «A questo punto avrebbe dovuto andare in onda il servizio di Alessandro Sortino sul figlio di Mastella, ma il nostro editore ha preferito non mandarlo in onda. Noi non siamo d’accordo, ma la decisione finale non spetta a noi». Immediata la replica: secondo Mediaset, il servizio non è stato trasmesso in quanto non equilibrato. Comunque, ha aggiunto l’azienda, Sortino è un’ottima Iena, e certamente non è un raccomandato.

Da un caso Mastella all’altro, ieri è arrivata addirittura da Santiago del Cile la smentita all’ex Guardasigilli, che nell’aula del Senato, dando l’ultimo affondo al governo Prodi, aveva citato una poesia, «Lentamente muore», attribuendola a Pablo Neruda. Il Nobel cileno non ha mai scritto quei versi, ha fatto sapere la «Fondazione Pablo Neruda». Mastella è rimasto vittima di una delle tante bufale letterarie che circolano su Internet.

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