Sossi e Fiore, l’ex giudice al fianco dell’ex latitante

Sossi e Fiore, l’ex giudice  al fianco dell’ex latitante

L’ex latitante che cerca l’ex magistrato. È andata così tra Roberto Fiore e Mario Sossi. Il primo eurodeputato è il fondatore del movimento di estrema destra Forza Nuova, in passato fu incriminato per fatti di terrorismo nero; il secondo ex esponente di An prima e Pdl poi, fu magistrato vittima del terrorismo negli anni di piombo. Nessuna costituzione, quei fatti fanno ormai parte del passato. Adesso di mezzo c’è la politica fatta con mezzi più democratici. Il movimento di estrema destra candida come rappresentate ligure nella circoscrizione Nord- Ovest per le elezioni europee Mario Sossi. Si sono incontrati alla vigilia di questa tornata elettorale quando Fiore ha offerto all’avvocato e magistrato la possibilità di candidarsi: «Ho detto sì come indipendente perché la deriva a sinistra del Pdl mi aveva infastidito - spiega Mario Sossi -. Mi hanno deluso certe affermazioni di Gianfranco Fini, secondo me ha scavalcato la sinistra. È persino stato richiamato da Francesco Rutelli». Certo che a sentire Sossi in Forza Nuova è come dire che questo movimento ha trovato una sua ala moderata. Non usa mai il termine «camerata», non esita a parlare del ruolo di Pio XII e del generale Franco come «salvatori» di migliaia di ebrei durante la seconda guerra mondiale ricevendo come risposta solo timidi applausi da una piccola parte della platea.
La platea, appunto. Una cinquantina di appassionati che hanno seguito l’incontro elettorale a cui hanno partecipato anche Roberto Fiore e uno dei responsabili liguri di Fn Roberto Troviso, anche lui candidato. Nessuna contestazione fuori dall’hotel Astoria da parte dei centri sociali, notevole comunque il dispiegamento di forze dell’ordine tra via De Amicis e piazza Brignole, pronti a contenere eventuali incidenti. «Forza Nuova non è una forza antirazzista - precisa il giudice candidato-. La nostra politica sull’immigrazione è ferrea ma vogliamo aiutare le popolazioni che tendono ad emigrare a casa loro. L’Italia è sì una realtà interetnica, ma qui stiamo assistendo ad un’invasione come ai tempi di Attila». Sossi non sarà un candidato di bandiera, crede davvero nel suo ruolo ed è pronto a tre settimane di campagna elettorale in giro per la Liguria ed il basso Piemonte: «Noi ci rivolgiamo al ceto popolare, non andiamo a cercare i voti tra i ricchi - incalza-. Stiamo programmando una serie di inziative in Valbisagno, Valpolcevera e Ponente genovese. Quindi andremo ad Alessandria per portare il nostro contributo».

Ma la sua iniziativa è già entrata nel vivo, depositerà lunedì mattina in procura della Repubblica a Genova una denuncia contro ignoti perché siano «accertati i promotori, gli organizzatori e collaboratori della manifestazione relativa alla letteratura gay infantile, organizzata nell’ambito del Gay Pride che si terrà in giugno a Genova».

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