
Rissa (social) tra i Verdi. Ad affilare le armi era stato il consigliere Carlo Monguzzi. Lunedì non era riuscito a intervenire in aula durante la seduta in cui il sindaco ha spiegato perché ha deciso di rimanere nonostante l'inchiesta della Procura. Monguzzi, il più belligerante del gruppo, non ha parlato perché rimanevano pochi secondi dei 15 minuti a disposizione dei Verdi, esauriti dal capogruppo Gorini e dalla collega Francesca Cucchiara. "Mi è stato impedito di parlare grazie alla pochezza morale e politica degli altri due. Miserie politiche e umane" aveva sparato sui social. Appoggiato nei commenti da Enrico Fedrighini (gruppo misto): "Fascismo è l'aggettivo più idoneo". E ieri Cucchiara ha risposto per le rime: "Il capogruppo parla per tutti e di solito prende più tempo. Dopo Gorini risultavo prenotata io, di solito avviene il contrario: Monguzzi si prenota prima e il tempo finisce prima che possa parlare. Ovviamente non mi è mai passato per la testa di lamentarmi". È capitato "per una volta" il contrario "ed è successo un dramma. Accusati di pochezza morale, addirittura fascismo". Storia "noiosa, inutile, avrei fatto a meno di raccontarla - conclude -.
Ma sono stanca di essere attaccata e sentirmi dire che devo stare zitta (mentre loro possono dire quello che vogliono), di sentir dire che ci vogliono più giovani, più donne in politica" e appena prendo uno spazio (che mi spettava) vedere gli uomini a cui lo avrei tolto, politici d'esperienza con il doppio dei miei anni, andare in escandescenza e correre a piangere sulla stampa".