Sotto accusa a Tursi la banda del buco

Se il Comune si appresta a tagli e controtagli la questione ruota sul nome: «Non è un buco - precisa l'assessore Francesca Balzani - ma un ingente contrazione di risorse spendibili nel 2008». Che sia un buco (ossia un ammanco di denaro) o una contrazione finanziaria (risorse che vengono meno per svariate ragioni) nei bilanci di Tursi si è scoperto di 50 milioni di euro in meno da investire. Che di fatto porterà a tagli nei servizi. Ci vuole poco per far partire all'attacco la minoranza. Raffaella Della Bianca (Forza Italia) tuona: «Meno soldi, più servizi, meno tasse. Mi sembra che stiamo andando avanti a colpi di slogan e il contenitore di annunci stia per esplodere».
Walter Centenaro (Lista Biasotti) non è da meno, certo che «non si potranno più rispettare gli impegni definiti nelle linee programmatiche del sindaco».
Gianni Bernabò Brea attacca la giunta passata, tenendo conto «che non stiamo parlando di briganti passati per strada ma di uomini della stessa maggioranza». Sul problema ci torna anche Alessio Piana (Lega Nord): «Dobbiamo sapere in tempi brevi quali errori sono stati fatti e da chi». L'assessore Balzani prova a spiegare le ragioni del buco o pseudo tale: aumento dei costi del prestito per aumento dei tassi d'interesse, la venuta meno d'entrate straordinarie e infine, ulteriori tagli agli enti locali, sono le ragioni della criticità.

Enrico Musso invece, parte all'attacco per un problema diverso: «Abbiamo scoperto in tv che il Comune utilizza contratti di finanza derivata che non consentono neppure di prevedere a bilancio le possibili perdite». Insomma una situazione problematica, anche se per le possibili perdite esiste una copertura finanziaria che in ogni caso peserà sui conti di Tursi.

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