È la confederations delle sorprese. O meglio, è la Confederations degli Stati Uniti che, dopo aver eliminato lItalia, rifilano due gol alla Spagna e si qualificano per la finale di domenica sera. E allora il 3-0 rifilato allEgitto e la qualificazione agguantata nonostante le due sconfitte iniziali non sono solamente merito dello stellone statunitense, ma di un intero movimento in un lento ma costante progresso. Certo gli statunitensi non giocano un calcio strappa-applausi, ma esibiscono un «soccer» semplice ed efficace: si difendono alla meglio dagli assalti delle furie rosse, ringraziano la scarsa mira degli spagnoli e non appena si affacciano sulla trequarti avversaria provano il colpo a sorpresa. Per battere la Spagna il copione è semplice. Poco fioretto, tanta sostanza, prima o poi anche la Spagna sbaglierà qualcosa. E le furie rosse ieri sera hanno sbagliato a ripetizione: al 26 Altidore approfitta di una disattenzione di Xavi Halonso per anticiparlo e colpire dal limite Casillas; a metà della ripresa è invece Sergio Ramos a regalare il pallone a Dempsey che appoggia a porta vuota.
Gli Stati Uniti oggi conosceranno lavversario da affrontare nella finale di domenica: alle 20.30 il Brasile sfida i padroni di casa del Sudafrica.
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