Milano - Italia e Spagna, fratelli coltelli. Troppo simili per
andare sempre d'accordo. In questo caso veramente "troppo" simili,
quasi identici. Anche nei gusti musicali. In Italia si chiama
"tormentone", in
Spagna "la cancion del verano" (la canzone dell’estate), ma
quest’anno le due cose rischiano di suonare uguali sulle note di un
brano che sta facendo sognare i cuori di molti:"A te", primo singolo
dell’ultimo album di Jovanotti, "Safari".
Sexo,
Drogas y Rock & Blog Un blogger del quotidiano spagnolo El Mundo rilancia il dubbio già
emerso a marzo tra i più accorti fan del cantautore: la
canzone è un plagio di "A la primera persona" del cantante
madrileno Alejandro Sanz? Quico Alsedo, autore del blog "Sexo, drogas y Rock & blog"
non ha dubbi. Per lui la condanna è già stata emessa: si stratta di
plagio e accusa anche le case discografiche di cercare di vendere a
tutti "lo stesso cane con
diversi collari".
Melodie simili Il brano di Jovanotti effettivamente assomiglia molto, nella
melodia, a quello del collega spagnolo. Il blogger del Mundo ammette
tuttavia di non aver compreso una parola del brano jovanottiano,
ma ciò poco importa, sostiene, sempre di plagio si tratta.
Ma il testo di Jovanotti è più bello Il testo del cantautore
italiano, però, dimostra una
profondità maggiore rispetto a quello di Sanz, che ripropone un
cliché abbastanza consunto: l’uomo lasciato dall’amata che rimane a
piangere sul marciapiede tra i vestiti lanciati dalla finestra.
Quello di Jovanotti invece è un'ode all’amore.
Ma le parole non hanno vinto sulla musica e per quest’anno uno
dei "tormentoni italiani", non sarà un caso, non è approdato in
Spagna.
La replica di Lorenzo "A te" l'ha scritta "di getto" e "La primera person" è "un'altra storia". E' questa la replica di Jovanotti alle accuse di plagio rivoltegli dalla stampa iberica. "Ho letto quello che ha scritto "El mundo" - afferma il cantante -. Mi
avevano segnalato tempo fa questa canzone di Alejandro Sanz
dicendo che assomiglia alla mia".
Armonia semplice, forse è di Bach "A te è una canzone che ho
scritto di getto, come succede spesso con le canzoni che poi
arrivano al cuore della gente, l’ho scritta seguendo un’armonia
molto semplice presente in tante canzoni (è un giro armonico che
dicono abbia inventato Bach). La musica l’ho fatta con il mio
pianista Franco Santarnecchi e la linea melodica nasceva più o
meno definitiva già mentre scrivevo le parole". "È una canzone che si basa sulla forza delle parole. Mi dispiace
- prosegue l’autore - che qualcuno possa pensare che
l’ispirazione melodica di "A te" non sia genuina".
L'ho sentita dopo aver inciso il disco Ci sono un sacco di melodie che si assomigliano e a volte questa cosa è casuale, a volte può non esserlo: in questo caso specifico io la canzone di Alejandro - tra l’altro bella come un sacco delle sue cose - non l’avevo mai sentita prima di un paio di mesi fa quando qualcuno mi parlò di questa somiglianza, ma il mio disco era già uscito da un bel pezzo. Devo dire -conclude Jovanotti- che quando mi hanno fatto questa segnalazione sono andato ad ascoltare la canzone di Sanz e mi è sembrata proprio un’altra storia".
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