Il ritorno al gol di Amantino Mancini, che per una domenica riceve solo applausi e non fischi. Un largo risultato che regala più di un rimpianto per i punti lasciati sulla strada per lo scudetto. Un secondo posto che è quasi blindato dallassalto della Juve. «Un bellissimo risultato, la squadra è stata brava», dice Rosella Sensi. La palma del migliore va al brasiliano che è a un passo dal divorzio con i giallorossi. Segna una doppietta (non avveniva da 16 mesi) e torna al gol che mancava dal 9 febbraio. «Per un attaccante è sempre importante fare gol, sono contento per le due reti - dice Mancini -. Spero di migliorare il mio record personale nelle ultime sfide. Ne mancano tre e dobbiamo rimanere concentrati. I tifosi? Penso che applausi e fischi facciano parte dello spettacolo del calcio. Quando ero fischiato, ho mantenuto la tranquillità». Del contratto con la Roma non vuole parlare («lo faremo a fine campionato») mentre sui rumors societari ammette: «Nello spogliatoio ogni tanto li commentiamo, ma qualsiasi decisione sarà presa, sarà per il bene della Roma».
Spalletti è soddisfatto ed elogia i suoi per la freddezza sotto porta. «Il Torino è partito bene, è entrato in campo molto agguerrito e ha creato due opportunità che i miei ragazzi sono stati bravi a sbrogliare. Dopo siamo stati più concreti di loro. Siamo una squadra che ha potenzialità e con questo comportamento possiamo tenere a distanza la Juventus che sta attraversando un momento splendido. E abbiamo il dovere di cercare di vincere il più possibile da qui alla fine». Il tecnico commenta lespulsione di Juan: «Dalla panchina mi è sembrato che fosse ultimo uomo, ho parlato con larbitro e mi ha detto che dalla sua posizione ha visto così». A chi gli fa notare che la Roma ha il massimo vantaggio di sempre sulla Lazio (+35) dice: «Dobbiamo guardare a noi, la squadra di Rossi al di là di un momento di difficoltà ha fatto un buon campionato». Ultima battuta su Vucinic: «Lo abbiamo difeso quando è stato criticato e ha dimostrato di essere un buon giocatore. Da punta centrale, fa reparto da solo, ma anche partendo dallesterno prende palla e ti punta. Ha fatto vedere i numeri che ha». Il montenegrino ha segnato lottavo gol in campionato: «Allo scudetto dobbiamo ancora crederci.
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