Spalletti: «Giù le mani da Cassano»

La Roma gioca oggi a Messina Il tecnico: «Antonio resta con noi ma sarà un campionato a tre»

«Cassano resta con noi e a lui pensiamo noi, non abbiamo bisogno del contributo e dei suggerimenti dei dirigenti delle altre squadre». Luciano Spalletti non ha dubbi: Cassano è un giocatore della Roma e tale resterà. «Lo vedo stimolato ed attento a far bene le cose che gli vengono richieste. E non ha comportamenti strani...», dice Spalletti con riferimento polemico alle decisioni di Marcello Lippi, commissario tecnico che ha escluso dalla nazionale il genietto barese per il suo momento di nervosismo. «Non so a cosa si è riferito Lippi, ma con me del giocatore non ha parlato», specifica il tecnico giallorosso.
Intanto la Roma gioca oggi pomeriggio a Messina per il memorial Franza, in un anticipo del campionato a cui mancano soltanto otto giorni. Il tecnico di Certaldo ha molti dubbi, a cominciare proprio da Cassano: «La formazione ancora non la so, ma che giochi dall'inizio o a partita iniziata, conta poco». Chi mancherà di sicuro sono i difensori Mexes e Cufrè, entrambi alle prese con fastidi muscolari: meglio non rischiare. Totti? «Sono ancora indeciso se lasciarlo allenare in pace o risparmiargli qualcosa nella seduta del pomeriggio per poi mandarlo in campo un’oretta.
Spalletti sembra abbastanza soddisfatto di questo scampolo di esperienza romana: «A differenza di quello che mi avevano anticipato tutti, eccetto in qualche situazione particolare, frammenti di questo periodo, ho trovato grande disponibilità e ragazzi che sanno riconoscere quello che ci vuole per prepararsi ad un campionato importante e difficile. Li ho trovati un po’ indietro in generale dal punto di vista fisico, ma ho notato la voglia di rimettere a posto situazioni individuali e di squadra. Credo che, con queste premesse, ci faremo trovare pronti». L'allenatore toscano non si prende certo tutti i meriti: «Tutto questo è avvenuto anche in fretta grazie alla loro voglia, altrimenti ci sarebbe servita qualche settimana in più di lavoro». Spalletti confida una sua preoccupazione: «Fisicamente siamo ancora un pochettino indietro, guardando ai test. Ma se mi fido della mia esperienza dico che stiamo migliorando notevolmente. Vedo sviluppare gli allenamenti come dovremmo fare: sono buonissimi allenamenti». L’ex tecnico dell’Udinese fa appello alla grinta dei suoi giocatori: «Statisticamente vince la partita chi vince più contrasti e recupera più palloni». Un monito che vale a maggior ragione per la prima di campionato a Reggio Calabria: «La Reggina è una squadra costruita con logica dopo lo splendido campionato dell’anno scorso. Poi loro sono partiti prima di tutti, come l’Udinese che affronteremo alla seconda e che sarà già in condizione campionato. Probabilmente li troveremo anche carichi ed entusiasti per il passaggio alla fase a gironi della Champions».

Ambizioni per il campionato? Poche, però... «C'è un po’ di differenza che separa Juve, Milan e Inter da tutte le altre. Poi vedo gruppo di squadre dove c’è anche la Roma che può contendersi qualcosa di importante. Ma sono tante ed è difficile».

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