Spalletti, di necessità virtù: «La nostra rosa è all’altezza»

La rosa della Roma è all’altezza della situazione e i giovani hanno qualità importanti. Punto. Spalletti chiude, o almeno tenta di farlo, la questione legata al mercato che langue pericolosamente. Se, poi, ci saranno operazioni in uscita e in entrata meglio ancora. Una vagonata di aziendale ottimismo alla vigilia dell’amichevole col Grosseto, utile collaudo a una settimana dall’inizio del campionato. «Altre squadre hanno anticipato le manovre di mercato, ma noi siamo in grado di fare molto bene - spiega il tecnico -. Però a fare la differenza possono essere piccoli particolari». Stessa linea di Mourinho con la differenza che il portoghese ha una corazzata, il toscano no. Ma all’inizio di stagione ci si illude di essere sempre competitivi, Spalletti non fa eccezione: «Si può stare con Inter, Juventus e Milan o si può lottare per il quarto posto come è successo nella scorsa stagione, dipenderà da piccoli dettagli».
Nelle ultime ore alla Roma è stato pericolosamente associato il nome di Nicolas Burdisso, difensore argentino dell’Inter, un giocatore di seconda fascia che in questi anni ha scaldato la panchina del Meazza. Ma a Spalletti non dispiacerebbe: «È un elemento di carattere e di esperienza. Lo abbiamo seguito e ci siamo informati, potrebbe aggiungere qualità alla nostra rosa». Potrebbe.
C’è tempo per un pensierino sulla polemica nata tra Rosella Sensi e Joe Tacopina (legale della società guidata dal magnate americano che l’anno scorso avrebbe tentato di avviare una trattativa per acquistare la Roma), dopo che il presidente giallorosso ha categoricamente smentito di aver trattato con il soggetto in questione. «Io - dice Spalletti diventato improvvisamente contorto - credo che debba essere creato un modo di lavorare sostenuto, coerente, trasparente e continuo perchè così si creano presupposti per andare avanti tutti insieme...».
Non manca una stoccata ai brasiliani Baptista e Juan. Il secondo in particolare, che per la Roma era indisponibile e invece ha risposto alla convocazione del Brasile. «Insieme avevamo tracciato altre linee per la preparazione, gli chiederò spiegazioni al rientro, a questo punto posso solo sperare che non corrano il rischio di infortuni».
Chiusura sul match col Grosseto, il tecnico fa il bilancio della situazione: «Qualche problemino ce lo abbiamo. Philippe Mexes ha picchiato contro quel carrarmato di Stefano Okaka e ha rimediato un problemino all’adduttore. Vorei non rischiare. Vanno valutati bene Marco Motta e Marco Andreolli, anche se penso che quest’ultimo ce la possa fare.

Francesco Totti (dato a 12 come quota per la vittoria nella classifica cannonieri) mi diceva stamane che se gli danno il consenso lui vuole esserci per fare un allenamento intenso, però dobbiamo valutare bene i rischi: io sono parecchio titubante. Soprattutto in una gara contro una squadra che metterà tutto in campo. Il rischio c’è sempre e dobbiamo stare attenti». Sarà, l’impressione è che le idee in casa giallorossa - in attesa del mercato- siano poco chiare.

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