Spalletti non ci sta: «La gara col Siena andava anticipata»

Pizarro dovrebbe partire ancora dalla panchina Vucinic non è stato convocato, mentre torna titolare la coppia centrale formata da Mexes e Chivu

Jacopo Granzotto

È cominciata male la trasferta della Roma a Siena. La comitiva giallorossa, che si era messa in viaggio alle 16.30 di ieri verso la città toscana, è rimasta bloccata per ore sull’autostrada A1 a causa dell’incidente avvenuto nel tardo pomeriggio nel tratto Ponzano-Roma Nord, in cui due persone sono morte ed altre tre sono rimaste ferite: in quattro ore il pullman con a bordo Spalletti e i suoi ha percorso solo 50 chilometri e la Roma è giunta a Siena ieri sera con grave ritardo rispetto alla tabella di marcia.
Un contrattempo che non ha certo contribuito a migliorare l’umore di Luciano Spalletti, che ieri prima di partire si era detto preoccupato più dalle ristrettezze del calendario (un giorno in meno a disposizione dei nerazzurri per preparare la sfida di mercoledì sera all’Olimpico contro l’Inter) che dalla forza dei toscani. Anche se poi si è affrettato a dire che «la trasferta a Siena è più pericolosa della partita contro l’Inter». Pretattica. La Roma punta in alto, così il tecnico se la prende con la Lega rea di fargli perdere tempo prezioso per preparare al meglio la sfida scudetto. Insomma sarebbe stato meglio giocare in anticipo come hanno fatto ieri sera i rivali, guadagnando un giorno di riposo sui giallorossi. «So bene che ci sono questioni televisive in ballo e la copertura tv ormai è decisiva, ma secondo me l’Inter così ha un bel vantaggio rispetto a noi. A questo punto potevano considerare anche la nostra una partita di cartello e magari farci giocare in anticipo: dico anche alle 18, dato che rispetto ai nerazzurri, noi abbiamo anche un viaggio da affrontare giocando in trasferta. Mercoledì giocheremo contro l’Inter, loro così recupereranno meglio: non so come vengono organizzate queste cose ma poteva essere fatto tutto in un altro modo». Spalletti non vuol comunque sentir parlare di turn over: «Bisogna fare attenzione - ha spiegato - perché il Siena è un’ottima squadra che ha vinto con merito a Verona con il Chievo nonostante avesse assenze importanti, come Locatelli, Cozza, Alberto».
E veniamo alla formazione. La sfortuna perseguita Vincenzo Montella, che deve registrare un nuovo provvisorio stop per un risentimento all’adduttore. Pare sia nulla di grave, ma tanto basta per non essere convocato in occasione della sfida di questo pomeriggio contro il Siena allo stadio Franchi. Davvero una iattura per un giocatore che stava recuperando la forma fisica (e la mira) di un tempo. Oltre all’aeroplanino mancherà anche Vucinic, che continua il lungo periodo di adattamento a Trigoria. Sarà regolarmente al suo posto invece Philippe Mexes che affiancherà Cristian Chivu al centro della difesa.

Insomma un collaudato 4-4-1-1 con Doni, Panucci, Mexes, Ferrari e Tonetto in difesa; centrocampo con Aquilani, De Rossi, Taddei e Perrotta. Davanti Totti dietro lo scatenato Mancini. Ancora una volta dunque Pizarro partirà dalla panchina.

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