Spalletti ringrazia i bomber di scorta: «Vittoria importante»

Il tecnico: «Tavano ha dimostrato di meritare una grande squadra»

da Lecce

La prima vittoria esterna in campionato del 2007 giallorosso arriva nella partita forse non più difficile ma certo più delicata, stretta tra due sfide contro il Manchester United in sei giorni, con in campo una squadra rimaneggiata un po’ per necessità e molto per scelta e contro un’avversaria assetata di vendetta dopo lo 0-7 dell’andata. Tutto ciò con il fiato della Lazio sul collo. Per questo Luciano Spalletti appare radioso in sala stampa, dopo la bella risposta ottenuta dai suoi bomber di scorta, Tavano e Vucinic. E anche se la sua non sarà una Pasqua di relax, con l’Old Trafford dentro l’uovo, se non altro sarà serena. Si comincia con i complimenti all’autore del gol che ha sbloccato la partita, Ciccio Tavano. «La colpa è mia - ammette Spalletti - perché finora l’avevo fatto giocare troppo poco per evidenziare le sue qualità. Ma del resto la squadra andava bene e per lui c’era poco spazio. Ma oggi è stato molto bravo, ha fatto gol ma soprattutto è stato dentro le situazioni e ha mostrato di meritare una grande squadra». Poi applausi anche a Vucinic, che però la sua standing ovation se l’era presa mercoledì per il gol che ha sconfitto il Manchester United.
Ecco, i Red Devils. Aleggiano ovunque. Sul campo, in panchina e anche negli spogliatoi. E Spalletti non finge indifferenza: «È stato importante far riposare qualcuno - ammette - ma proprio per questo non è stato facile». Difficile ma bellissimo. «Sì, la vittoria è stata importantissima perché avevamo tre gare in sei giorni, e poi qualche infortunato, e c’era il rischio di dovere usare qui forze necessarie per la gara di martedì contro il Manchester, e poi era tanto che non si vinceva fuori in campionato».
Spalletti deve fronteggiare le domande sul futuro.

Questa squadra è da migliorare? La risposta del tecnico di Certaldo è più aziendalista che mai: «Sì, ma non è necessario spendere tanti soldi, giocatori si possono trovare anche in casa o cercando quelli che non hanno un mercato importante. Io poi non chiederò mai quello che una società non può comprare, le decisioni spettano a chi mette i soldi». Soldi che sono strettamente legati al cammino in Champions League. Gira gira, si torna sempre lì.

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