Spara alla moglie e poi si uccide: non sopportava l’idea di separarsi

Sei colpi di pistola. Tutti a segno. Cinque per lei, 47 anni, casalinga. Uno per lui, che dopo aver ucciso la donna dalla quale aveva avuto cinque figli e dalla quale era ormai separato di fatto, ha riservato l’ultimo colpo per sè. Uccidere e morire, per mettere fine ai litigi. Per mettere fine a tutto. Omicidio suicidio ad Ardea, località sul mare vicino a Roma. Pochi minuti prima delle 13 un uomo ha sparato vari colpi di pistola contro la moglie uccidendola e poi si è suicidato sparandosi. L’omicidio-suicidio è avvenuto quando in casa c’erano due figli di 16 e 17 anni. L’uomo, perito informatico di 62 anni, originario della provincia di Ancona è morto pochi minuti dopo che erano intervenuti i carabinieri della stazione di Ardea. La donna era romana ed aveva 47 anni. La tragedia è avvenuta al culmine di una lite in una villetta bifamiliare in via Terni, nella località chiamata «Nuova Florida». I due, secondo le prime informazioni, erano in procinto di separarsi. L’uomo aveva regolarmente denunciato varie armi. Sul luogo stanno investigando i carabinieri di Ardea e della compagnia di Anzio. Al momento dell'omicidio-suicidio avvenuto ad Ardea, due dei cinque figli della coppia erano in casa.

Lo si apprende dai carabinieri che stanno ora cercando di ricostruire le motivazioni che hanno portato l’uomo, un perito informatico, a decidere di uccidere la moglie e poi suicidarsi. I figli, due ragazzi di 16 e 17 anni, sempre a quanto si è appreso, non avrebbero però assistito alla tragedia: stavano dormendo al piano superiore. Gli altri tre figli sono invece maggiorenni.

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