Sparano per fermare la maxirissa degli immigrati

Sparano per fermare la maxirissa degli immigrati

Due colpi d’arma da fuoco esplosi nel cuore della notte. C’è stato bisogno di questo per fermare una maxi rissa tra una trentina di immigrati nordafricani, scoppiata l’altra notte nel centro storico di Genova. Alla fine il bilancio è stato di tre feriti tra i contendenti.
Secondo quanto dichiarato dai carabinieri della stazione della Maddalena, intervenuti sul posto su segnalazione di un cittadino marocchino che aveva appena denunciato una rapina da parte di alcuni connazionali, per disperdere i contendenti che si stavano affrontando, armati di bastoni e bottiglie, un militare ha sparato due colpi di pistola in aria. A terra sono rimasti tre cittadini extracomunitari, presi a calci, pugni e bottigliate, due dei quali sono già stati dimessi dagli ospedali San Martino e Galliera mentre uno è ancora ricoverato in osservazione per le lesioni riportate. Secondo una prima ricostruzione, prima dell’arrivo dei rinforzi, i carabinieri, che in queste ore stanno cercando di rintracciare ed identificare i protagonisti della rissa, avvenuta in via Gramsci intorno all’una, sono stati fatti oggetto di un fitto lancio di bottiglie di vetro da parte del gruppo di immigrati più numeroso. Una volta arrestati, gli aggressori dovranno rispondere di lesioni aggravate, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Secondo quanto accertato dai militari, il cittadino marocchino che aveva denunciato la rapina e gli amici connazionali che lo avevano accompagnato alla stazione dei carabinieri della Maddalena per segnalare l’episodio, erano tutti in Italia senza permesso di soggiorno e sono stati pertanto segnalati all’autorità competente per i provvedimenti del caso. Sul caso si sono espressi gli esponenti della Lega Nord.

Edoardo Rixi, segretario provinciale del Carroccio «Comune e forze dell'ordine non possono più lasciare il centro storico in mano alle bande. Il primo cittadino deve intervenire con determinazione ma anche il questore deve fare la sua parte». I leghisti ricordano anche il caso del mercatino abusivo di Via Turati.

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