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Sparatoria davanti all'Empire State Building: due i morti

Dipendente licenziato spara in volto al suo ex capo. Poi prende di mira la folla. Ucciso dalla polizia. Il sindaco Bloomberg: "Ci sono troppe armi in giro"

Sparatoria davanti all'Empire State Building: due i morti

Panico a New York, davanti all'Empire State Building, fra la 34^ strada e la Fifth Avenue. Intorno alle nove (le 15 in Italia) un folle ha esploso diversi colpi di pistola (calibro 45) uccidendo una persona. L’uomo è Jeffrey Johnson, 58 anni. Stamattina si era recato nel suo vecchio posto di lavoro, la Hazan Import, dove aveva lavorato come designer di accessori femminili. Lì ha sparato al volto del vice presidente della ditta per cui il 58enne ha lavorato per sei anni. E ha continuato a sparare in modo casuale contro altre persone uccidendo un passante. Alla fine è stato ucciso dalla polizia.

La vittima di Jeffrey Johnson

L'uomo contro cui Jeffrey Johnson ha sparato, uccidendolo, era Steven Ercolino. Il nome è stato riferito da un ufficiale delle forze di sicurezza che ha chiesto di rimanere anonimo. La vittima era vicepresidente di Hazan Import, negozio dove il 58enne autore della sparatoria aveva lavorato per sei anni e da cui era stato licenziato lo scorso anno. L'Associated Press ha provato a contattare i genitori di Ericolino via telefono e l'uomo che ha risposto ha commentato solo con le parole: "Era un buon figlio". Il killer, che poi ha ucciso una passante e ha ferito altre nove persone prima di essere freddato dalla polizia, era tornato ieri nella società e aveva avuto un alterco con Ercolino. Oggi, verso le 9 del mattino (le 15 in Italia) l’ha seguito all’uscita della sede della Hazan sulla 33° strada. Giunto all’incrocio tra la Fifth Avenue e la 34° ha estratto una calibro 45 e gli ha sparato alla testa.

Il sindaco Bloomberg: terribile tragedia

"È una terribile tragedia, e poteva essere anche peggio", ha detto il sindaco di New York, Michael Bloomberg, nel corso di una conferenza stampa con il capo del NY Police Department, Robert Kelly. Mentre il primo cittadino parla il corpo dell’aggressore ucciso è ancora sulla scena, sulla 35^ strada all’entrata dell’Empire State Building, coperto con un lenzuolo. I feriti sono almeno nove e non sono in gravi condizioni. Bloomberg precisa che alcuni di loro potrebbero essere stati feriti involontariamente dalla polizia. "New York è una delle più sicure tra le grandi città americane, ma non siamo immuni dal problema nazionale della violenza da armi da fuoco", ha detto il sindaco.

Il racconto di due testimoni

L'uomo che ha sparato aveva con sé una valigetta da lavoro. Lo riferisce l'operaio edile Chris Odgen, che stava lavorando su un ponteggio sopra l'ingresso del grattacielo. "Ha sparato a un ragazzo in testa. Il giovane è caduto a terra. Quindi l'uomo gli ha sparato una seconda volta", ha spiegato il testimone al tabloid Daily News. Quindi ha aggiunto: "Noi urlavamo dall'alto: 'E' il tizio vestito con l'abito grigio!". La 27enne Rebecca Fox, residente nei Queens, spiega di aver visto persone correre per la strada e inizialmente ha
pensato al passaggio di una celebrità, ma poi ha visto una donna colpita a un piede e un uomo morto per terra. "Ho avuto paura e ho iniziato a tremare per lo shock", racconta, spiegando che la polizia è arrivata sul posto nel giro di pochi secondi.

"Era come se essere in un episodio Csi, ma era reale", ha aggiunto.

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