Sparatoria a Palermo: due morti e un ferito

Sparatoria di mafia fuori da una villetta lungo la strada a scorrimento veloce Palermo-Agrigento, a Misilmeri. Due pluripregiudicati sono morti, una è rimasta ferita ed è riuscita a chiedere aiuto a un automobilista

Sparatoria a Palermo: 
due morti e un ferito

Palermo - Duplice omicidio questa mattina sulla Palermo-Agrigento nel Palermitano, al confine tra Villabate e Misilmeri, vicino a un distributore di benzina. Due persone sono rimaste uccise e una terza è rimasta ferita nel corso di una sparatoria. I carabinieri intervenuti sul posto hanno già avviato le indagini. Le vittime della sparatoria sono Gaspare Zucchetto, 42 anni, pluripregiudicato, e Paolo Lo Gerfo, 53 anni, pluripregiudicato. Il ferito è stato trasportato all’ospedale Buccheri La Ferla, e presenta ferite a un braccio e a una gamba. Tutti i coinvolti nella sparatoria sono dipendenti del consorzio Coinres, che si occupa della raccolta dei rifiuti nel palermitano. Per gli investigtori la sparatoria ha matrice mafiosa. Sul posto ci sono carabinieri.

La dinamica  Il duplice omicidio è avvenuto in una villetta nella contrada "Scalambra" all’estrema periferia di Misilmeri, alla quale si accede attraverso una strada interpoderale lungo la strada statale 121 Palermo-Agrigento e accanto si trova una stazione di servizio. Sul posto si trovano agenti della squadra mobile e militari dell’arma di Palermo e di Misilmeri. Sul posto anche il sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Palermo Marzia Sabella e il magistrato di turno della procura della Repubblica di Termini Imerese. Paolo Lo Gerfo e Gaspare Zucchetto, le vittime, sono stati uccisi mentre si trovavano all’esterno della villetta. Gli uomini della scientifica stanno effettuando i rilievi attorno ai cadaveri. La terza persona rimasta ferita è riuscita a guadagnare per alcune decine di metri la statale 121 e ha dato l’allarme a un automobilista che lo ha trasportato all’ospedale Buccheri La Ferla.

Sull’asfalto sono visibili le tracce di sangue che il ferito ha lasciato dal luogo della sparatoria fino alla statale per Palermo. L’omicidio sarebbe riconducibile ad un contesto mafioso anche per la personalità di Paolo Lo Gerfo, più volte sottoposto a indagini da parte di polizia e carabinieri che si sono occupati della mafia di Misilmeri.

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