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A Tripoli spariscono le statue dell'occupazione italiana

Le opere del periodo fascista scompaiono dai parchi e dalle strade della capitale. Intanto il paese precipita nel caos

La rimozione della statua dei leoni a Tripoli (libyaherald.com)
La rimozione della statua dei leoni a Tripoli (libyaherald.com)

Spariscono le statue. Spariscono le testimonianze della dominazione italiana. La Libia, sull'orlo del precipizio, deve fare i conti con l'avanzata degli islamisti. Dunque è scomparsa nel nulla una scultura che si trovava in un parco di Tripoli e risaliva all'epoca dell'occupazione italiana. L'opera, in bronzo, raffigura la lotta fra due leoni.

E ora ci si chiede che cosa sia successo. "La statua - risponde sibillino uno dei responsabili del dipartimento di archeologia, Mustafa Turjam al LIbya Herald - non è stata rubata ma rimossa per salvaguardarla in un posto sicuro. Questo è un passo positivo per preservare il patrimonio della capitale".

Sarà, ma la spiegazione convince fino a un certo punto. L'impressione è che il paese stia precipitando nel caos più assoluto e che non si sia più in grado di arginare la furia iconoclasta degli estremisti di matrice islamica che predicano il califfato e guardano con odio a tutto ciò che viene dall'Occidente.

Nelle scorse settimane erano sparite una statua dell'eroe della resistenza anti-italiana Omar al Mukhtar e un'altra raffigurante una donna nuda e una gazzella, opera più volte minacciata dagli estremisti.

Il Dipartimento delle Antichità non sa che fine abbiano fatto i due pezzi.

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