Spente le luci rosse ai night

Spente le luci rosse ai night

Ragazze dell' est europeo reclutate con la promessa di un lavoro dignitoso, fatte venire in Italia con falsi permessi di soggiorno o falsi passaporti, impiegate in locali notturni di Genova, Savona e altre città del basso Piemonte e della Toscana e poi costrette a prostituirsi. Il «giro» è stato scoperto dai carabinieri di Genova che hanno arrestato nove persone e sequestrato tre night club a Sampierdarena. Le avvenenti ragazze, secondo quanto appurato nel corso delle indagini, erano costrette ad esibirsi in spettacoli di strip-tease, lap dance, table dance e a crearsi una propria clientela che assicurasse ai vari gestori dei locali ingenti guadagni. Spesso erano costrette a trascorrere con i clienti che ne facevano richiesta, fuori dai locali, intere serate e anche giornate. Era poi il titolare del night a riscuotere il danaro dal cliente. Se osavano rifiutare le condizioni le ragazze venivano minacciate e spesso malmenate. La «tariffa» variava in relazione alla bellezza della donna ed alla sua capacità di intrattenitrice, ma non era mai inferiore ai 400 euro. Le ragazze ne intascavano una minima parte, 60-70 euro a serata, più gli extra delle loro esibizioni e delle consumazioni dei clienti. Dalla paga venivano detratti 12 euro al giorno per l’affitto dell’alloggio che i gestori dei locali mettevano loro a disposizione e dove vivevano assieme più altri importi per i permessi di soggiorno. Tre i night club sequestrati a Genova, tutti situati nel ponente cittadino: «Europ Club», in via Sampierdarena, «La Lanterna» in via Pietro Chiesa, e «Vogue», in via Praiso. Un quarto locale oggetto di indagine, il «Night and day», che, in seguito ad un incendio doloso nell’aprile scorso, mise gli inquirenti sulla pista del giro di prostituzione, non è stato posto sotto sequestro perchè nel frattempo ha cambiato gestione.
In manette sono finiti sei gestori di night club: Michele Manto, 55 anni; Maddalena Micillo, 38 anni; Palma Talarico, 37 anni; Antonella Contini, 37 anni; Domenico Sansalone, 53 anni; Giuseppe Manieri, 55 anni e Gino Carrabetta, 33 anni.

A questi si aggiungono due donne, Buivydiene Oksana, 33 anni, di origine lituana, e Elena Gal Perina, 26 anni, di origine russa, convivente di Domenico Sansalone. Entrambe avevano il compito di reclutare le ragazze e di curarne la gestione una volta avviate al lavoro.

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