Spesa farmaceutica Lotta agli sprechi e più controlli sulle medicine

Il sistema sanitario del Lazio continua a essere nell’occhio del ciclone. Nel mirino, stavolta, la spesa farmaceutica pubblica per cui la Regione vanta il secondo posto a livello nazionale e il consumo smodato di farmaci da parte di cittadini, che è tre volte superiore rispetto al resto di Italia.
Nel dettaglio, secondo i dati raccolti da Federfarma, solo nel 2007, i farmaci erogati dalle strutture sanitarie regionali convenzionate ammontano a un importo pari a 1 milione e 312mila euro a cui se ne aggiungono altri 401mila per quelle non convenzionate, per un totale di spesa di 1 milione e 713mila euro.
Lotta agli sprechi, maggiori controlli sui farmaci e razionalizzazione delle risorse sono le richieste avanzate per arginare il fenomeno dalle imprese del farmaco, che si sono riunite ieri, nella sala del Refettorio presso la Camera dei deputati, in occasione del convegno di Farmindustria «Più controlli, meno sprechi. Liberare risorse per migliorare la sanità».
Apre il dibattito Sergio Dompè, presidente di Farmindustria: «Sui servizi è possibile risparmiare 1 miliardo di euro, mettendo a sistema i costi non sensibili che le strutture sanitarie sostengono, come pulizia, mensa, lavanderia». Un taglio sulle spese che secondo Dompè può essere garantito grazie a un lavoro sinergico con il governo, la guardia di finanza e il nucleo antisofisticazioni e sanità dell’Arma dei carabinieri. Un appello raccolto da Cosimo Piccino, comandante dei carabinieri per la tutela della salute: «Intensificazione dei controlli sulla vendita dei farmaci in rete e lotta alla contraffazione - spiega - sono le strategie da mettere in atto per garantire un buon servizio sanitario ai cittadini. In particolare, l’acquisto del farmaco on-line è in forma anonima ed è questo il motivo che spinge tanti utenti ad effettuarlo.
a l’offerta sui drugstore virtuali, sempre più varia, - precisa - può essere molto pericolosa perché non ci sono controlli. Inoltre il farmaco potrebbe non essere adatto per la patologia del richiedente o avere un principio attivo diverso da quello venduto normalmente nelle farmacie».


Parla dell’importanza della tracciabilità del farmaco, il sottosegretario al ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, Ferruccio Fazio: «Monitorare le confezioni dei medicinali all’interno del sistema distributivo contrasta le possibili frodi nel commercio del farmaco».

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