Cultura e Spettacoli

10 thriller (sottovalutati) da vedere su Prime Video

Nascosti nel catalogo di Amazon Prime Video ci sono ottimi thriller snobbati da pubblico e critica ma che, invece, possiedono tutte le caratteristiche per competere con quelli che sono definiti “cult” del genere

10 thriller (sottovalutati) da vedere su Prime Video

Nello sterminato catalogo di Amazon Prime Video possiamo trovare grandi titoli come 1917 di Sam Mendes, Fight Club di David Fincher e Il settimo sigillo di Ingmar Bergman, ma nella sezione thriller si nascondono alcuni film con grandi cast e trame convincenti, i quali, però, sono decisamente sottovalutati dal pubblico: ecco dieci titoli da recuperare senza ricadere nei soliti visti e stravisti.

Enemy

Il primo da cui iniziare è senza dubbio Enemy, di Denis Villeneuve, del 2013, anche se da noi in Italia è arrivato solo nel 2017, saltando l’uscita nelle sale dei cinema. Inspiegabile visto che aveva vinto il Leone nero al miglior film al Courmayeur Noir in Festival e che ha alla regia uno dei registi più noti di questi anni, già autore di Prisoners e successivamente chiamato a dirigere Sicario, Arrival e Blade Runner 2049, tutti film che hanno lasciato il segno. Enemy ha come protagonista Jake Gyllenhaal ed è basato sul libro "L’uomo duplicato" di José Saramago. La storia racconta di un morigerato professore di storia il quale scopre di avere un sosia che fa l’attore. Spinto dalla curiosità di conoscerlo si fa avanti ma capisce ben presto che è stato un errore. Meno adrenalinico del precedente Prisoners, ma decisamente più criptico.

Il mistero del quarto piano

Sulla falsariga de L’inquilino del terzo piano, questo thriller ha come protagonisti Juliette Lewis e un condominio di New York. La donna subentra nell’appartamento della nonna, deceduta da poco, forte di un contratto d’affitto a suo nome e di un canone basso e fisso. Quella che è un’occasione incredibile però non incontra le volontà del fidanzato (William Hurt) il quale aveva programmato di andare a vivere con lei fuori città. Come per il film di e con Roman Polanski, la protagonista dovrà fronteggiare dei condomini antipatici e pericolosi, con le richieste di aiuto per le continue vessazioni, i danni alla casa, e i tentativi di ucciderla, che non vengono ascoltate dal fidanzato e nemmeno dalla polizia. La protagonista è pazza o qualcuno sta cercando di toglierla di mezzo?

La tela dell’assassino

Protagonista de La tela dell’assassino è Ashley Judd, attrice che ha legato il suo nome a numerosi film tra cui ottimi thriller quali High Crimes - Crimini di Stato, Il momento di uccidere, Heat - la sfida, (tutti e tre su Prime Video) e Colpevole d’innocenza. Ne La tela dell’assassino vediamo il personaggio di Ashley Judd che richiama in più di un aspetto Frank Bullitt (celebre detective interpretato da Steve McQueen nel film di Peter Yates del 1968) ed è affiancata da Samuel L. Jackson e Andy Garcia, il primo nelle vesti di padre adottivo e commissario, il secondo in quelli di nuovo partner alla sezione omicidi. Il caso riguarda un serial killer che sta sconvolgendo San Francisco lasciando dietro di sé una scia di cadaveri marchiati con una bruciatura di sigaretta sul dorso della mano. Lei, da poco promossa a detective, affronta questo primo incarico in uno stato di semi-incoscienza a causa dell’alcol e del tormentato ricordo della morte dei genitori, ma la sua instabilità ha un’altra spiegazione. Tutte le vittime hanno avuto un trascorso intimo con la protagonista, e qui arriva il più classico dei dubbi: è lei la colpevole o qualcuno la vuole incastrare?

I padroni della notte

Un cast di tutto rispetto per questo film del 2007: Joaquin Phoenix, Mark Wahlberg, Robert Duvall ed Eva Mendes per un thriller che vede mescolarsi giustizia, crimine e famiglia. Da una parte Bobby (interpretato da Joaquin Phoenix) gestore di un locale notturno e fortemente legato alla malavita russa, dall’altra Joe, poliziotto decorato (interpretato da Mark Wahlberg) e il padre Albert, vice capo della polizia di New York (interpretato da Robert Duvall). Un’irruzione finita male nel locale di Bobby fa scattare la rappresaglia della mafia russa che si rivolge tutta contro Joe e suo padre. Bobby, nonostante la diversa vita intrapresa e il distacco dalla famiglia, sentirà il richiamo del sangue proprio quando ce ne sarà più bisogno. La conseguenza di questo ritrovato legame con il fratello però vuol dire anche voltare le spalle alla famiglia adottiva criminale e mettere in pericolo sé stesso e la sua fidanzata.

Pride and Glory - Il prezzo dell’onore

Nel 2008 un altro film thriller che vede protagonista una famiglia di poliziotti e il mondo del crimine organizzato. Come per I padroni della notte, oltre che per la trama dagli elementi comuni, anche qui troviamo un cast di prestigio: Edward Norton, Colin Farrell, Jon Voight, Noah Emmerich e Shea Whigham. Ecco i fatti: durante una retata sono morti alcuni poliziotti e Ray (Edward Norton) viene convinto dal padre - che è tra i dirigenti della polizia di New York - ad entrare a far parte della task force per trovare i responsabili. Le investigazioni lo portano sulle tracce di poliziotti corrotti fino a quel momento insospettabili. Questioni di famiglia, scazzottate e brutti affari della polizia, senza contare due tipi tosti come Colin Farrell ed Edward Norton, per un film da non perdere.

Rendition - Detenzione illegale

Una spy story con una formula già nota ma che merita di essere (ri)vista. Rendition è un film del 2008 che ha come protagonisti Jake Gyllenhaal, Reese Witherspoon, Maryl Streep, Alan Arkin, J.K Simmons e Peter Sarsgaard. Dopo un attentato terroristico a Marrakech, l’agente della CIA Douglas Freeman viene promosso: ora non è più un semplice analista e proprio come Jack Ryan viene catapultato sul campo. Un nome e un uomo sono subito portati alla sua attenzione. Si tratta di un ingegnere egiziano regolarmente in possesso di una green card per il soggiorno negli Stati Uniti e con una moglie e un figlio che lo aspettano a Washington. Ma nonostante questo, alcune chiamate sospette lo legano all’attentato e appena atterrato in America viene prelevato dalla CIA e portato a Marrakech dove viene brutalmente interrogato, cioè torturato. Da una parte il personaggio di Jake Gyllenhaal, dall’altra quello di Reese Witherspoon (moglie del presunto terrorista), i due si adoperano per cercare di salvare l’uomo da un’accusa cucitagli addosso.

Cogan - Killing Them Softly

Due criminali senza alcuna possibilità riescono a mettere a segno un colpo inaspettato e decisamente pericoloso: svaligiano una partita di poker messa in piedi da un giro di criminali. Coperti dal fatto che la colpa ricade su un altro sospettato, i due si rilassano finendo così sotto la lente di chi è stato mandato per farli fuori. Quest’ultimo personaggio, nonché motivo principale per cui vedere il film, è interpretato da Brad Pitt, alla seconda collaborazione con il regista Andrew Dominik dopo L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford. In Cogan però non c’è solo Brad Pitt, ma anche altri attori ben noti soprattutto per il loro trascorso nel genere gangster: Ray Liotta (già protagonista di Quei Bravi Ragazzi), James Gandolfini e Vincent Curatola (entrambi, ma soprattutto il primo, anime della serie tv I Soprano). Nel cast da segnalare anche un ottimo Ben Mendelsohn.

Sliver

Un omicidio, fatto passare per suicidio, apre subito questo thiller del 1993 con protagonisti Sharon Stone, Tom Berenger e William Baldwin, diretto da Phillip Noyce e sceneggiato da Joe Eszterhas (già autore di Basic Instinct). La storia si sposta poi su Carly Norris (Sharon Stone), donna in carriera e single, la quale riesce ad affittare un appartamento nel prestigioso grattacielo Sliver di Manhattan. Come per il mistero del quarto piano (e a sua volta L’inquilino del terzo piano) c’è qualcosa che non torna in questo condominio di ricchi newyorkesi: qualcuno spia ciò che accade dentro gli appartamenti e le persone muoiono in circostanze sospette. Il film, visto anche il suo sceneggiatore, ha una trama dalla forte componente erotica che si lega perfettamente a quella thriller dell’omicida. Se vi è piaciuto Basic Instinct allora vi piacerà anche Sliver.

L’amore infedele - Unfaithful

Una giornata ventosa basta a distruggere una famiglia felice. Connie (Diane Lane) incontra per caso il suo amante mentre cerca di prendere un taxi e il vento la fa cadere a terra, in suo soccorso arriva quindi un giovane uomo. Inizia così una relazione amorosa di cui non potrà più fare a meno. Il marito, interpretato da Richard Gere, nota che qualcosa non funziona nel suo matrimonio, come dimostrano le sempre più frequenti incongruenze nel resoconto della giornata di lei. Il sospetto diventa poi certezza e lo conduce all’inevitabile confronto con il giovane amante della moglie. La situazione gli sfugge di mano nel giro di pochi istanti e tutto peggiora. Uscito nel 2002, e remake di "Stéphane, una moglie infedele", il film ha ottenuto anche una nomination agli Oscar per la protagonista Diane Lane. Alla regia c’è Adrian Lyne, già dietro alla macchina da presa di film ben più noti come Attrazione fatale, Proposta indecente, Flashdance e 9 settimane e ½.

Il fuoco della vendetta - Out of the Furnace

Ne 2013, dopo essersi tolto il mantello di Batman, ma prima di mettere su i numerosi chili per American Hustle, Christian Bale è stato tra i protagonisti de Il fuoco della vendetta. Qui il thriller lascia molto spazio al dramma, con la storia di due fratelli della periferia degli Stati Uniti alle prese con errori pagati a caro prezzo e vite distrutte. Nel film, Bale è il fratello maggiore di Casey Affleck, uomo devastato mentalmente dalle numerose missioni in Iraq e incapace di reinserirsi nella società. Le difficoltà di quest’ultimo lo portano a trovare un senso solo nel combattimento clandestino, ma questo comporta anche fare affari con gente pericolosa. Il film è un crescendo continuo con un grande Christian Bale che si confronta con un altrettanto grande Woody Harrelson, questa volta nel ruolo del cattivo.

Se vi è piaciuto Animali Notturni di Tom Ford, allora sarete soddisfatti da Il fuoco della vendetta: la sofferenza e la tensione sono molto simili in entrambi i film.

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