Ridurre il film di David Moreau a un instant movie sugli attuali costumi sessuali delle quarantenni, con grande sfoggio di definizioni come milf, cougar e toy boy, sarebbe un errore; "20 anni di meno" li prende semmai a pretesto in maniera divertente ma per condurre altrove. Nonostante il titolo, infatti, questa non è una pellicola sulla differenza d'età in amore, quanto una piccola indagine su quale peso abbia l'innamoramento in termini di raggiungimento della libertà e felicità personali.
Alice Lantins (Virginie Efira) lavora per una rivista di moda, "Rebel"; è una trentottenne bella, perfezionista e completamente dedita al lavoro. Eppure il suo capo Fey Vincent (Gilles Cohen) è convinto che sia un po' troppo "ingessata" e le manchino la giusta allegria e vivacità per fare carriera, al punto che per un'ipotetica promozione sembra preferirle Lise (Amelie Glenn), una collega più giovane e con passato da spogliarellista. Complice un quiproquo, Alice finisce però ben presto su Twitter in una foto ambigua in cui sembra baciare il diciannovenne Balthazar (Pierre Niney), uno studente conosciuto su un volo di ritorno dal Brasile. Grazie a quest'episodio il capo la rivaluta all'istante. La nuova reputazione le fa talmente gioco che Alice decide di iniziare una finta relazione proprio con quel ragazzo tanto più giovane di lei.
La freschezza di questa commedia non sta solo nell'affrontare temi contemporanei o nell'avere alcuni personaggi di contorno un po' caricaturali, ma nel suo messaggio: fare pace con la propria singolarità e originalità è quanto di più rinvigorente possiamo concederci. Esistono cose che invecchiano molto più degli anni che passano: le costrizioni autoinflitte. Una su tutte è quella di sacrificare la propria spontaneità ai diktat sociali. Il protagonista maschile non incarna tanto un uomo giovane quanto qualcuno libero da condizionamenti. In lui il candore dell'età si accompagna a un tocco di maturità emotiva fatta di rispetto, educazione e dolcezza, ossia caratteristiche seduttive senza tempo. Il suo altruismo, la totale mancanza di arroganza, la modestia e l'umiltà, lo renderebbero forse un imbranato agli occhi delle coetanee ma non a quelli di una donna più adulta che sa quanto il quoziente d'intelligenza emotiva lasci a desiderare in uomini ben più vissuti.
Si tratta di un film leggero, con
qualche risata facile e uno svolgimento prevedibile, ma che costituisce un piccolo toccasana nel suo monito a vincere la paura di fare scelte anche anticonformiste purché funzionali al proprio personale progetto di felicità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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