8 e 1/2, cosa c'è dietro il nome scelto da Fellini per il suo capolavoro

8 e 1/2 è considerato uno dei capolavori di tutta la filmografia di Federico Fellini: il film, però, all'inizio doveva intitolarsi in un altro modo, ma fu il regista stesso a cambiare idea

8 e 1/2, cosa c'è dietro il nome scelto da Fellini per il suo capolavoro

Federico Fellini è un nome fondante non solo della storia del cinema italiano, ma di quella mondiale e 8 e 1/2 è, insieme a La dolce vita, uno dei suoi film più famosi, ma anche più personali. La pellicola, che è stata anche materia di una dimenticabile rilettura dal titolo Nine, andrà in onda questa sera su Rete 4 alle 00.58. Nel ritornano alcuni temi cari alla produzione felliniana e, secondo quanto riportato dal sito dell'Internet Movie Data Base, Federico Fellini lo considerava il film preferito all'interno della sua filmografia.

8 e 1/2, la trama

Uscito in sala nel 1963 8 e 1/2 è un film in cui Federico Fellini - diventato anche un personaggio aggiunto di È stata la mano di Dio di Sorrentino - ripercorre tutte le sue ossessioni e quel costante avvicinamento tra realtà e sogno, dove i limiti non sono netti e tutto può appartenere a una sfera o all'altra. Il protagonista è Guido (Marcello Mastroianni), un regista ultra quarantenne che sta cercando di trovare un po' di ristoro in una stazione climatica di cura. La sosta forzata, che dovrebbe spingerlo a rilassarsi e a ritrovare l'ispirazione sfuggita per un cinema che non vuol più farsi trovare, lo spinge invece a rivalutare la sua esistenza. Le crisi con la moglie, la noia verso l'amante, i ricordi sbiaditi dell'infanzia coi genitori che ora sono ricordi ora si fanno in carne e ossa. Guido non ha altra scelta che lasciarsi andare a queste fantasticherie, abbandonarsi a sogni ad occhi aperti pronti a diventare incubi, mentre il mondo continua la sua folle corsa.

Perché Fellini ha intitolato così il film?

Sebbene sia diventata una pellicola impescindibile nella storia della settima arte, 8 e 1/2 per i non addetti ai lavori continua ad essere un film inferiore a La dolce vita, anche per notorietà. Se tutti hanno in mente la famosa scena a Fontana di Trevi di La dolce vita, sono molti meno quelli che saprebbero riconoscere una scena di 8 e 1/2. Tuttavia i due film sono molto legati tra di loro, non solo per l'ambientazione in qualche modo metacinematografica, ma anche per le tematiche affrontate e per la messa in scena di un regista confuso, incapace di discernere la dimensione onirica e quella reale mentre vaga alla ricerca di un senso da dare all'arte.

Non è un caso, dunque, che all'inizio 8 e 1/2 avrebbe dovuto intitolarsi La dolce confusione. Come scrive Il cinema italiano, il titolo era stato scelto da Federico Fellini stesso per sottolineare proprio il legame tra i due film, di cui 8 e 1/2 rappresentava il compimento. Tuttavia il regista originario di Rimini decise poi di cambiare il titolo per differenziarlo da La dolce vita. La scelta ricadde su 8 e 1/2 per una questione molto più banale di quanto si potrebbe immaginare. Il titolo, infatti, è un riferimento al numero di film realizzati da Federico Fellini nel corso della sua carriera fino al 1963. Prima di 8 e 1/2, infatti, il regista aveva già diretto sette film: Lo sceicco bianco, I vitelloni, La strada, Il bidone, Le notti di Cabiria e il già citato La dolce vita.

Oltre a questi sette lungometraggi aveva co-diretto anche Luci del varietà con Alberto Lattuada nel 1950, per un totale di sette film e mezzo: ecco perché il film con Mastroianni è stato infine intitolato 8 e 1/2.

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