Cultura e Spettacoli

Un action in rosa prevedibile ma godibile

È il momento del Women Empowerment, su cui Hollywood negli ultimi anni sta puntando molto

Un action in rosa prevedibile ma godibile

È il momento del Women Empowerment, su cui Hollywood negli ultimi anni sta puntando molto. Con progetti cinematografici che hanno l'universo femminile al centro della scena, dopo decenni di maschilismo imperante. A partire dall'action, genere che di solito verteva su uomini dai pugni e dal grilletto facile. Un machismo che ha lanciato le carriere di attori come Seagal, Norris, Gibson, Willis, Neeson, Chan, per citarne alcuni. Di recente, invece, ecco che anche le donne si sono ritagliate un ruolo di prim'ordine, soppiantando i colleghi uomini. Da Atomica bionda con Charlize Theron all'intramontabile Nikita con l'intensa Anne Parillaud, senza dimenticare i Kill Bill con Uma Thurman, gli Alien con la Weaver, gli Hunger Games e le Charlie's Angels.

Ecco che arriva al cinema l'ultimo prodotto tutto al femminile. Uno spy in rosa, con agenti segrete di tutto il mondo costrette a unirsi per combattere una minaccia comune. Il titolo si ispira all'Agente 355, la prima donna spia che agiva durante la Rivoluzione americana, lavorando in incognito. Qui abbiamo Mason «Mace» Brown (Jessica Chastain) che è un'agente della Cia. Le viene affidato un delicato lavoro: recuperare un aggeggio, finito a un mercenario, che potrebbe mettere in pericolo il mondo intero. Ad esempio, grazie a questo meccanismo si possono incendiare aerei in volo e farli precipitare. Viene affiancata da Nick Fowler (Sebastian Stan), con il quale ha avuto anche una relazione; quando è il momento di fare lo scambio, però, entrano in scena la spia tedesca Marie Schmidt (Diane Kruger) e la psicologa colombiana Graciela Rivera (Penélope Cruz). Con l'aiuto anche dell'esperta di informatica Khadijah Adiyeme (Lupita Nyong'o), le donne dovranno, appunto, unire le loro forze, mentre non mancheranno i colpi di scena e le sorprese. Almeno sulla carta, perché in realtà chi mastica il genere, sa già dove certe svolte andranno a parare e, soprattutto nella seconda parte, ci sono buchi di trama da far paura.

Comunque, visto ciò che passa il convento, di questi tempi, avercene. Basterà, però, la chiave rosa per richiamare gente in sala?

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