Cultura e Spettacoli

Addio al regista Pasquale Squitieri

È morto a Roma a 78 anni il regista napoletano Pasquale Squitieri. Tra i suoi film più celebri, ’Il prefetto di ferro' (1977), con Giuliano Gemma nel ruolo del prefetto Cesare Mori

Addio al regista Pasquale Squitieri

È morto a Roma a 78 anni il regista napoletano Pasquale Squitieri. Tra i suoi film più celebri, ’Il prefetto di ferro' (1977), con Giuliano Gemma nel ruolo del prefetto Cesare Mori, ’Li chiamarono briganti' (1999) sul brigantaggio post unitario e Claretta (1984), con Claudia Cardinale nel ruolo di Claretta Petacci. Proprio la Cardinale è stata per 30 anni compagna di Squitieri, che nel 2013 si era sposato in seconde nozze con l’attrice e cantante Ottavia Fusco. Squitieri aveva anche un passato in politica: dagli esordi con Lotta Continua alla destra: nel 1994 fu eletto senatore per Alleanza Nazionale. Squitieri era noto soprattutto per i suoi film storico-politici. Tra questi sono da citare I guappi (1973), Claretta (1984) e Li chiamarono... briganti! (1999). E' stato legato sentimentalmente dagli anni Settanta all'attrice Claudia Cardinale.

"Squitieri era durissimo, sul set come nella vita". A ricordare così il regista Pasquale Squitieri, scomparso oggi, è lo scrittore, giornalista e storico Giordano Bruno Guerri che da Squitieri è stato diretto in 'Stupor Mundi', un lungometraggio del 1998, tratto dal poema drammatico 'Ager sanguinis' di Aurelio Pes, il cui titolo corrisponde all'appellativo riservato in epoca medievale all'imperatore Federico II di Svevia. Nel film, che fu voluto dall'allora presidente della Fondazione Federico II, Nicola Cristaldi, per i 900 anni del Parlamento siciliano, Giordano Bruno Guerri recita la parte di un personaggio storico, Pier delle Vigne, che fu al servizio dell'imperatore: "Recitavo con Claudia Cardinale, non male per un tardo esordio nel cinema - ricorda Giordano Bruno Guerri conversando con l'AdnKronos - Lui era durissimo, sul set come nella vita. Con me era gentilissimo, io però non ero un professionista del cinema, e non ero neanche pagato, ma l'ho visto trattare con estrema severità, se era il caso, attori e tecnici. In ogni caso nel suo lavoro indubbiamente era bravo". Squitieri e Giordano Bruno Guerri avrebbero dovuto condividere un'altra avventura: all'inizio del 2007 venne diffusa la notizia della messa in cantiere di una fiction tv con il titolo 'Lo sbirro' che il regista avrebbe diretto per Odeon Tv e che sarebbe dovuta andare in onda nell'autunno successivo. Al progetto, come attore, avrebbe dovuto partecipare anche il conduttore televisivo Gianfranco Funari, per molti anni 'volto' principale di Odeon Tv, che morì l'anno successivo.

" L'idea c'era ma il progetto non si concretizzò mai, in realtà neanche iniziammo a scrivere la sceneggiatura", ricorda Giordano Bruno Guerri.

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