Noto per aver partecipato a Temptation Island in coppia con Valeria Bigella, Alessio Bruno è finito al centro della cronaca per un’accusa di spaccio che, come spiegato, è stata confermata.
A parlare per la prima volta dopo l’accaduto è proprio Bruno, che ha deciso di intervenire sui social per spiegare la situazione che sta vivendo, ammettendo di avere le sue colpe e di essere stato giustamente punito dalla giustizia. Ad oggi, infatti, Alessio sta scontando la pena agli arresti domiciliari e, poiché incensurato prima dei fatti, ha avuto la possibilità di uscire da casa solo per andare a lavorare.
“Ragazzi cerco di farla breve! – ha esordito lui in una Instagram story - . Non sono libero! Mi hanno confermato la pena di 2 anni e 8 mesi che sto scontando agli arresti domiciliari e la fortuna di essere incensurato ha fatto sì che mi abbiano dato l’opportunità di aver ottenuto i lavorati (esco solo per andare al lavoro). Sto vivendo una situazione veramente difficile”. Dalle prime parole di Alessio, quindi, trapela tutto il rammarico per essersi reso protagonista di un reato che lo ha privato della libertà.
“La libertà è la cosa più preziosa che abbiamo e purtroppo questo l’ho capito solo quando mi è stata tolta! – ha scritto ancora l’ex volto di Temptation Island - . Ho commesso degli errori e sto pagando per questo, cerco di vedere il bicchiere mezzo pieno per quanto difficile possa essere, sto aspettando ansioso il giorno di poter riscattare la mia vita per me, la mia famiglia, per i miei amici, per le persone che credono in me e per ultima ma assolutamente non la meno importante, la donna che amo e che nonostante i momenti particolarmente difficili dovuti a questa situazione mi è sempre stata vicina dimostrandomi l’amore che prova”.
Bruno, infatti, dopo la storia con Valeria Bigella, si è fidanzato con Eleonora D’Alessandro, che ha deciso di stargli accanto nonostante la condanna per spaccio confermata dai giudici.
Alessio, tuttavia, ci ha tenuto a precisare di non essere stato in alcun modo vittima della giustizia, ma di avere tutte le colpe del caso e di essere stato condannato giustamente per il reato commesso.
“Non sono una vittima di niente, non voglio essere compatito perché i problemi sono altri ed io questi problemi me li sono belli che cercati – ha concluso lui - , ma ripeto tutti nella vita cadono, ma l’importante sta nel rialzarsi ed io lo sto facendo con il sorriso sulle labbra, con spalle larghe e testa sempre alta. Sempre”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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