Il personaggio della settimana

"Spero che nessun bianco si offenda": la frecciata di Carlo Conti

A distanza di oltre un anno dalle polemiche, Carlo Conti ha avuto l'occasione di togliersi qualche sassolino dalle scarpe, esternando un malcontento comune

"Spero che nessun bianco si offenda": la frecciata di Carlo Conti

Finalmente qualcuno che lo dice: il politicamente corretto ha stancato. O meglio, a dirlo da tempo sono in tanti, soprattutto tra gli attori, costretti a pesare e misurare ogni parola di uno sketch, a fare attenzione a quello che dicono perché si potrebbero urtare le sensibilità altrui. Ma se a un certo punto anche Carlo Conti arriva a sbottare in tv e a sottolineare le difficoltà della china intrapresa a causa di una ricerca costante del politicamente corretto, allora vuol dire che la situazione è realmente critica.

Carlo Conti, uno dei volti più amati da grandi e piccoli, uno dei conduttori "giusti" anche secondo il parere di quelli che piacciono e che vogliono piacere, è solo l'ultimo in ordine di tempo ad aver espresso il suo fastidio per certe pratiche. L'ha fatto col sorriso, l'ha fatto con delicatezza, ma l'ha fatto. Un anno fa è stato messo sotto accusa per aver portato sul palco di Tale e quale show un artista che, per interpretare Ghali, è stato truccato in modo tale da scurire il suo volto. In un programma che si chiama in quel modo e il cui scopo è fare in modo che il concorrente somigli al personaggio interpretato, l'utilizzo del trucco è pressoché obbligato. Se poi l'artista a cui ci si ispira ha una tonalità di pelle diversa si agisce di conseguenza.

Invece, apriti cielo: su Carlo Conti e sul programma sono piovute accuse di razzismo. Lo stessi Ghali si è lamentato parlando di "blackface" e appresso a lui un codazzo di altri indignados, che hanno scatenato un polverone tale da obbligare la Rai a vietare qualunque situazione che potesse anche solo lontanamente causare altre polemiche simili. E così, quando sul palco è salita un'artista di colore truccata in modo tale da schiarire la sua pelle per somigliare alla cantante Gaia, Carlo Conti ha avuto occasione di scoccare la sua freccia: "Visto che Samira è di colore e ha interpretato una cantante bianca, spero che nessun bianco si offenda per il whiteface".

Game, set, match per Carlo Conti, che con eleganza ha messo a nudo gli ipocriti del politicamente corretto a tutti i costi. Ma è solo l'ultimo, perché finalmente in tanti si stanno stancando di dover sottostare ai diktat degli integralisti da tastiera, capaci di rovinare carriere e reputazione con accuse esagerate. È un esempio quanto accaduto qualche tempo a Striscia la notizia, messa nel mirino di un profilo Instagram americano con milioni di seguaci per una gag innocente di Gerry Scotti e Michelle Hunziker, accusati di razzismo contro i cinesi. Ne nacque un caso internazionale, il programma finì sotto accusa e sui due conduttori piovettero insulti e minacce feroci. Sapete com'è finita? Con il profilo Instagram costretto a rettificare e a scusarsi con Striscia la notizia.

Ma, intanto, il caos era stato creato.

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