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Anche Jessica Lange fa venire i brividi nel nuovo "American Horror Story"

L'attrice è ancora Constance in «Apocalypse». Debutto di Joan Collins

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Da otto stagioni American Horror Story fa paura grazie alla fantasia del suo creatore, quel Ryan Murphy che è diventato una potenza a Hollywood grazie a serie come Glee, Nip & Tuck, 9-1-1, Feud. Dal 7 novembre, ogni mercoledì alle 21,50 su Fox (canale 112 di Sky), tornano le terrorizzanti avventure di Ms. Meade, Madison Montgomery e Cordelia (rispettivamente Kathy Bates, Emma Roberts e Sarah Paulson) che quest'anno saranno affiancate da due star internazionali come Jessica Lange e Joan Collins.

Se per quest'ultima si tratta di un debutto nella serie horror, per la Lange - che diretta da Murphy aveva interpretato Joan Crawford in Feud è invece un ritorno. L'attrice infatti era stata protagonista delle prime stagioni e ora questa ottava, dal sottotitolo Apocalypse, sarà un crossover tra Murder House e Coven, rispettivamente primo e terzo anno della serie. «Sì, Jessica è tornata a interpretare Constance», dichiara Murphy, che ha aspettato qualche anno prima di far capire al pubblico che tutte le otto stagioni della serie fanno parte dello stesso universo e sono in qualche modo interconnesse.

Come Re Mida, tutto quello che Ryan Murphy tocca si trasforma in oro in termini di ascolti e favori della critica televisiva. Kathy Bates, invece, afferma che il segreto del suo successo e di quello di American Horror Story sta nell'originalità dei suoi copioni e nel divertimento che il cast vive sul set: «Si riesce a percepire che quello che stiamo facendo lo stiamo facendo con gioia. A noi attori capita a volte di recitare e di avere l'impressione di essere in una piscina per bambini: non è mai molto profondo quello che fai. Con i miei anni di esperienza alle spalle poche volte un copione riesce a stupirmi. Con Murphy invece leggo e penso accidenti, non mi aspettavo questo oppure certo, questo funziona meravigliosamente con quello che è successo la puntata scorsa. Per un attore consumato è una boccata di aria fresca. Mi riporta ai tempi dei miei inizi, in cui facevo teatro e studiavo in religiosa concentrazione ogni parola del copione».

Sarah Paulson altra collaboratrice storica di Murphy è stata il pubblico ministero Marcia Clark in People vs. OJ Simpson prima stagione di un altro suo grande successo: American Crime Story ha anche diretto un episodio quest'anno. «È da tempo che voglio cimentarmi alla regia. Murphy me lo aveva già proposto per Feud (la miniserie che raccontava il difficile rapporto fra due dive del passato, Bette Davis e Joan Crawford) ma allora non mi sentivo pronta, inoltre avevo un altro impegno al cinema che non mi permetteva la giusta concentrazione e così l'ho fatto questa volta. Sono molto pignola e così dirigere una puntata di una serie che conosco bene mi è apparsa l'occasione ideale».

Il protagonista maschile della stagione sarà Michael Langdon (interpretato da Cody Fern), già apparso durante la prima stagione, Murder House, e riconosciuto come l'anticristo. E' infatti dalla prima stagione che i riferimenti biblici della serie continuano a articolare la storia. «La bellezza di una serie come questa dice l'attore sta nel fatto che ha più chiavi di lettura e riesce ad essere interessante sia per chi vuole solo godersi il thriller che per chi apprezza i riferimenti culturali. Inoltre c'è una chiave ironica, quasi comica che stempera la tensione. Per noi attori la bellezza sta nel fatto che spinge sempre un po' oltre i confini. Prova a dire a Ryan Murphy Questa cosa non mi sento di farla. Insisterà e alla fine la farai. Chi non vuole, come attore, avere l'opportunità di fare sempre qualcosa di nuovo?». American Horror Story è stata confermata per altre due stagioni.

Quella che sembra essere l'apocalisse, il giorno del giudizio finale, non rappresenterà proprio la fine di tutto.

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