Pillole reali

La "profezia" di Nostradamus: "Ora finirà il regno di Elisabetta"

Anche la regina Elisabetta ha i suoi vezzi, come la predilezione per i “kokoshnik” e un debole per le collezioni di francobolli da milioni di euro, ma quando il dovere chiama Sua Maestà è sempre pronta ad agire

La "profezia" di Nostradamus: "Ora finirà il regno di Elisabetta"

Perfino Nostradamus si mette contro la regina Elisabetta, ma la Maestà più celebre del pianeta non si arrende di fronte ad assurde previsioni di sciagure e tantomeno agli ostacoli che, inevitabilmente, incontra sul suo cammino e tantomeno ai ricordi più imbarazzanti, come quella volta in cui Lady Diana danzò alla Royal Opera House, dando scandalo. La vita di Sua Maestà, però, non è fatta soltanto di lavoro e problemi, ma anche di interessanti passatempi, come creare dal nulla una delle collezioni di francobolli più costose e preziose del mondo. Rarità custodite come fossero i gioielli della Corona, in particolare le tanto amate tiare-kokoshnik.

La regina Elisabetta e quell’amore per le tiare russe

Avete mai fatto caso che in alcuni eventi ufficiali la regina Elisabetta indossa dei diademi dal design particolare, che terminano con una punta in corrispondenza del centro della testa? Anche la principessa Eugenia ha portato un gioiello simile, tempestato di diamanti e smeraldi (appartenente alla collezione reale), il giorno del suo matrimonio. Questo tipo di tiara si chiama “kokoshnik”, è di origine russa ed è tra i preferiti delle donne Windsor. L’uso del “kokoshnik” risale all’epoca della zarina Caterina (1762-1796), ma fu la regina Alessandra di Danimarca, moglie di Edoardo VII, a “importarlo” in Inghilterra. Per le sue nozze d’argento, nel 1888, chiese in regalo alle dame di corte una copia esatta del diadema-kokoshnik indossato da sua sorella, ovvero l’imperatrice consorte di Russia Maria Fёdorovna. Le dame donarono i loro diamanti e il gioielliere reale Garrard & Co. creò la prima tiara-kokoshnik dei Windsor in oro bianco e giallo. Un capolavoro che la regina Elisabetta è fiera di indossare ancora oggi.

Il costoso hobby della regina Elisabetta

Sua Maestà ha un hobby che le avrebbe fruttato molti soldi, ma sarebbe anche altrettanto costoso. Collezionare francobolli. Non vi sembra tanto strano? Vi pare alla portata di tutti? Non proprio. La collezione di Sua Maestà avrebbe già riempito 300 album e 200 scatole, ma il dettaglio incredibile è il valore di questi francobolli, che si aggirerebbe intorno ai 100 milioni di euro. Esemplari da tutto il mondo, rarità che la regina Elisabetta si diverte a collezionare a vendere e comprare. Stando al Mirror, ce ne sarebbe uno, quello delle Isole Mauritius, che vale 2 milioni di euro ed è stato esposto in una mostra itinerante per il Giubileo d’Oro di Lilibet. Naturalmente i preziosi francobolli sono custoditi in un caveau a St. James’s Palace. Come sostiene la biografa Ingrid Seward, questa passione royal nasce dall’indole inquieta della regina, che non riesce a stare ferma e deve mantenere il cervello in costante attività. Per questo motivo cataloga anche le foto di famiglia, fa cruciverba, puzzle. Inarrestabile Lilibet!

Il sorprendente balletto di Lady Diana

Lady Diana voleva attirare l’attenzione del principe Carlo, sorprenderlo, sedurlo. Una volta, nel 1985, ci riuscì violando praticamente metà del protocollo reale (ma a lei si perdonava tutto). Durante un gala di beneficenza alla Royal Opera House, la principessa si alzò dal suo posto con discrezione, tanto che il marito non se ne accorse subito, per poi ricomparire sul palco insieme al primo ballerino Wayne Sleep e danzare con lui sulle note di UpTown Girl. Wayne raccontò al Guardian che era stata proprio Diana a scegliere la musica, impegnandosi per imparare la coreografia e stupire il mondo. Ci riuscì. Quel balletto lo ricordiamo e lo possiamo vedere ancora oggi. “The Crown” non si è fatta sfuggire l’occasione di riproporre quel momento memorabile. Diana in versione sbarazzina ma sexy è entrata nell’immortalità.

E ora ci si mette pure Nostradamus…

Non bastavano la pandemia, i guai del principe Andrea, la fuga di Harry e Meghan. Ci mancava solo Nostradamus, ovvero l’uomo che scrisse quartine che “dovrebbero” prevedere il futuro ma, di fatto, sono così vaghe che ognuno può leggerci ciò che vuole e nessuno può darne mai un’interpretazione univoca (forse nemmeno l’autore). Nostradamus avrebbe “predetto"la fine del regno della regina Elisabetta nel 2020". La “notizia” circola già dalla fine del 2019, ma in questi ultimi giorni di dicembre c’è stato, ahimè, un revival. Per capire la vacuità di queste predizioni, basta confrontare gli articoli in proposito che risalgono al 2019 e parlavano solo di una non meglio specificata “fine” del regno, con quelli del 2020, secondo i quali l’era di Elisabetta crollerà a causa del virus (eh già, alla fine dello scorso anno ancora non conoscevamo la natura dello tsunami che ci avrebbe travolto). Nostradamus avrebbe pure detto che Trump si sarebbe ammalato e Putin sarebbe morto assassinato. Ci risulta che i due respirino ancora. Elisabetta, dal canto suo, non ha intenzione di mollare la Corona e non sarà un astrologo francese del cinquecento a convincerla.

La regina è una donna che scrive da sola il suo destino.

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