Nella finzione scenica del film "Velvet Goldmine", che romanza più o meno apertamente la vita del cantante David Bowie, il personaggio dell'ex moglie di Brian Slade viene dipinto come un animo spinto agli eccessi. In questi giorni, la vera ex moglie di Bowie è sotto l'occhio vigile dei media, non tanto per la sua partecipazione terminata al Celebrity Big Brother, quanto per il dolore dovuto alla morte dell'artista. Si sa, alcuni matrimoni finiscono e spesso ci si ritrova a vivere un rapporto di amore-odio, ma il lutto accomuna tutti nella sofferenza.
Così, Angie Barnett ha rilasciato un'intervista in cui racconta alcuni retroscena del suo matrimonio con il Duca Bianco. "Diventai sua confidente - ha narrato Angie - ascoltai i suoi provini, facemmo l’amore e me ne innamorai, ma sapevo che per lui potevo essere solo una cuoca, un'amica, un'infermiera, un'alleata creativa, una consigliera d'affari".
Ma le rivelazioni di Angie Barnett parlano anche di violenze e alienazione parentale dopo il divorzio. "Da allora non ci rivolgemmo la parola - ha chiosato la donna - Lui mi cancellò dalla sua vita, non dimostrò affetto né gratitudine, e licenziò chiunque pronunciasse il mio nome. Non disse mai cosa feci per lui e mi lasciò in una pessima situazione finanziaria. Una volta mise le mani al collo e tentò di strozzarmi.
L'unica cosa che volevo dal divorzio erano una relazione con mio figlio Zowie e qualche soldo per sopravvivere. Non ottenni nessuno dei due. Ora mio figlio è un uomo di 45 anni, non mi vede come sua madre e io non lo contatterò, dato che non vuole aggiustare le cose".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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