Arriva in streaming un nuovo film su Predator: l'alieno che ha sfidato Schwarzenegger

In streaming c'è Prey, film legato al franchise di Predator che rilancia la saga dell'alieno dalle armi iper-tecnologiche

Arriva in streaming un nuovo film su Predator: l'alieno che ha sfidato Schwarzenegger

Le frontiere dell’horror non conoscono confini. A 4 anni dall’ultimo film arrivato al cinema – era il 2018 –, il "mito" di Predator torna ma questa volta in streaming e su Disney+ in un prequel, disponibile in catalogo dal 5 agosto. Chi è nato è cresciuto nel corso degli anni ’80 dovrebbe conoscere molto bene il franchise cinematografico di Predator che ha riscritto le regole dell’horror. Utilizzando tutti i clichè del genere, i fratelli Jim e John Thomas hanno portato sul grande schermo uno dei personaggi più amati di sempre che si unisce alle grandi stelle di Michael Myers e di Freddy Kruger. Oggi, nell’ottica di una grande riscoperta di un marchio molto famoso, di Predator rivive in un film che funge da prequel a tutto (o quasi) il franchise, raccontando il primo incontro tra la razza umana e l’umanoide che combatte con armi dalla tecnologia avanzata.

Prey è il quinto film della saga e ha un cast di attori molto giovani al servizio di un racconto ricco di azione e di colpi di scena. Anche se è disponibile su Disney+, il lungometraggio sfugge da tutti i "limiti" imposti dalla casa di Topolino – quindi non si parla per una volta di politicamente corretto - portando in streaming un racconto di umana follia, dove niente è ciò che sembra. Abbiamo avuto modo di vedere il film in anteprima e ora vi spieghiamo perché il personaggio di Predator incute ancora timore nonostante siano trascorsi ben 25 anni dalla sua prima apparizione.

300 anni indietro nel tempo per la genesi di Predator: di cosa parla il film

Ambientato in quella che in passato è stata chiamata la Comancheria, il territorio dei nativi americani che oggi è incluso nello Stato del Nuovo Messico, la storia si focalizza sulla giovane Naru. Lei è una donna estremamente feroce e abile. Cresciuta con il sogno di diventare una delle Cacciatrici che vivono nella Grande Pianura, Naru vive ai margini della società, proteggendo la sua gente dalle minacce che arrivano al di fuori dell’accampamento. Corre l’anno 1716. Sono tempi bui, pieni di barbarie e i nativi sono ancora tampinati dai conquistatori europei.

Un giorno, durante una battuta di caccia, Naru scopre che la sua prossima preda non ha nulla di umano. La ragazza si trova di fronte a un essere dalla forza sovraumana e che brandisce armi di origine sconosciuta. Il Predator che è arrivato sulla Terra grazie a una navicella spaziale comincia a mietere le sue prime vittime. Naru, decisa più che mai a salvare il suo popolo, si scontrerà faccia a faccia con la misteriosa creatura, mettendo in moto un gioco al gatto con il topo molto coinvolgente.

"Un film raccontato da un punta di vista tutto al femminile"

Al timone del progetto c’è il regista Dan Trachetengerg, conosciuto per aver diretto alcune episodi di Black Mirror e di The Boys. È in una conferenza stampa in diretta da Los Angeles che spiega come e perché è nata l’idea di scrivere un prequel alla saga di Predator. "Il progetto è cominciato subito dopo aver terminato le riprese di 10 Cloverfield Lane. Era il 2016 – rivela -. Poi alcuni eventi, come la fusione Fox-Disney e la pandemia, ne hanno ritardato notevolmente la genesi – aggiunge -. L'ispirazione stata una sorta di confluenza tra un film d’azione, raccontato da un punto di vista femminile, e un innesto di cuore e tante emozioni". Ciò che è uscito fuori è un film dignitosissimo, che intrattiene e che buca lo schermo. Lì dove la storia risulta lenta e molto scontata, a convincere è l’ambientazione che è capace di ricostruire fedelmente gli usi e costumi dell’epoca. "Per me è stato un sogno. Ho usato tutte le conoscenze che ho appreso quando ero piccola – spiega la produttrice esecutiva -. Mi è sembrato di compiere un viaggio nel tempo nei luoghi dove vivevano i miei antenati. Lo abbiamo girato in inglese e in lingua Comanche. Volevamo un film molto di autentico".

Il primo film è arrivato nel cinema nel 1987

La sceneggiatura inizialmente fu completata nel maggio del 1984 e fu presentato con il titolo di Hunters. Dopo diverse riscritture e un cambio di location, il film è entrato in produzione nel 1986 con un budget di 15 milioni. Alla sua uscita nelle sale ne ha incassato più del doppio, arrivando a sfiorare i 100 milioni di dollari. Il primo film è ambientato durante la guerra in Vietnam in una missione di soccorso militare. Capitanati da un iconico Arnold Schwarzenegger, fresco del suo successo con il primo film di Terminator, la storia si sviluppa in modo molto semplice ma abusando in scene di violenze e sangue. La missione di salvataggio si trasforma ben presto in una lotta alla sopravvivenza quando un alieno si imbatte nella squadra di Alan "Duch" Schaefer.

A fronte di un tale successo di pubblico – un po' meno da parte della critica – nel 1990 è stato realizzato Predator 2 senza il buon Schwarzenegger e con l’ingresso di Danny Glover, il divo di Arma Letale. Solo nel 2010 è stato realizzato il terzo film che ha visto nel cast un mucchio di attori conosciuti al pubblico televisivo. Nel 2018 poi arriva nelle sale il capito numero 4 che, in un certo senso, funziona come ripartenza per tutta la saga, riportando la storia lì dove è iniziata negli anni ’80, ma il film è stato un flop. Ora, 4 anni dopo, Predator arriva in streaming con Prey, sperando di dare nuova linfa alla serie.

E poi… l’incontro con Alien

Un successo che proprio non conosce uguali. Nel 2014 e poi ancora nel 2017, al cinema sono arrivati due film che hanno visto scontrarsi sia Predator che Alien in una battaglia senza esclusioni di colpi. Alien Vs Predator – dove nel cast c’era anche Raoul Bova nel ruolo di uno speleologo di origini italiane – e Alien Vs Predator 2 sono ispirati a una serie di fumetti che sono stati pubblicato nel 1989 e, successivamente, sono diventati dei videogiochi per console. L’idea di realizzare un film è arrivata dagli stessi creatori di Predator i quali, convinti di poter trovare successo tra il pubblico, hanno fatto in modo di far combattere i due mostri al cinema in un film che, di fatto, è stato un buon successo ma non tale da poter creare un vero e proprio franchise. Tanto è vero che il terzo lungometraggio non è stato mai confermato dalla 20th Century Fox.

Cosa c’è dietro il nome di Predator?

Sono una specie di alieni dalle fattezze mostruose che viaggiano nello spazio solo per saziare la loro sete di carne e sangue. Sono malvagi e non si fermano di fronte a nulla e, soprattutto, hanno armi ipertecnologiche. Il nome di Predator deriva da Yautja, che secondo i libri di fantascienza sono umanoidi intenti a cercare e uccidere altre forme di vita ostili. Sono liberamente ispirati ai personaggi che compaiono nei classici romanzi di Urania pubblicati negli anni ’50. Oggi i Predator sono al terzo posto dei personaggi cinematografi più apprezzati dal pubblico e quelli più spaventosi.

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Jean-Claude Van Damme che ha rifiutato una parte nel film

Originariamente, il celebre attore e re dei film di azione avrebbe dovuto indossare la maschera di Predator nel primo film della serie. Complice del fatto che aveva la forma fisica adatta e la conoscenza delle arti marziali. Van Damme, però, all’ultimo momento ha rifiutato il ruolo perché si lamentava del fatto che il suo viso sarebbe stato coperto per tutta la durata da una maschera e perché la tuta era così fastidiosa che impediva i movimenti. Al suo posto è stato scelto Kevin Peter Hall che ha preso parte però solo ai primi due film della saga.

Quando Batman ha combattuto contro Predator

In pochi sono a conoscenza che nel 1992 è stato pubblicato il primo albo a fumetti in cui Bruce Wayne si trova a difendere Gotham City dalle minacce di Predator.

Scritto da David Gibbons con la collaborazione dei fratelli Thomas, l’albo è stato un vero e proprio pugno nello stomaco per violenza e linguaggio scurrile ma è stato anche un successo editoriale senza precedenti tanto da portare a compimento una trilogia, oggi disponibile in un solo albo da collezione.

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