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Asia Argento: "Jimmy mi è saltato addosso. Io ho assunto un atteggiamento rettiliano"

Intervistata da Silvia Toffanin a Verissimo, Asia Argento torna sul tema delle molestie

Asia Argento: "Jimmy mi è saltato addosso. Io ho assunto un atteggiamento rettiliano"

Sabato 13 ottobre, Asia Argento sarà ospite di Verissimo, ma essendo la puntata registrata, in rete circolano già le prime indiscrezioni.

Nella lunga chiacchierata con Silvia Toffanin, l'attrice scoppierà a piangere più e più volte. Lacrime amare, di dolore e di cose dette e che ora le fanno male. Nel suo lungo intervento, Asia Argento, da vera paladina del MeToo, parla delle molestie subite. Oltre a quelle di Harvey Weinstein che le sarebbero costate "tanti anni dall'analista e conseguenze nel mio rapporto con gli uomini", rivela di essere stata molestata già a 16 anni. "A 16 anni ero stata già molestata su un set andavo a lavorare da sola ed ero una preda più facile", dice.

Asia Argento-Jimmy Bennett-Harvey Weinstein

Ma da grande accusatrice di Harvey Weinstein, Asia Argento è passata dall'altra parte della barricata in un batter d'occhio. Con chi? Con Jimmy Bennett. E proprio su di lui spara a zero. Ricordiamo che Jimmy ha accusato l'attrice di averlo violentato in una camera da albergo quando aveva soltanto 17 anni. Lei avrebbe comprato il suo silenzio qualche mese fa, ma Asia ovviamente nega il tutto. Ma torniamo al veleno su Bennett. "Solo una persona disperata - continua a Verissimo - può fare un gesto così schifoso come una lettera di ricatto, una cosa inventata di sana pianta per estorcere denaro al mio compagno. Non ho mai detto di essere stata violentata, ma che lui mi è saltato addosso e che io sono rimasta rigida. Ora so perché ho questo meccanismo detto rettiliano, il rettile quando ha paura fa finta di essere morto".

Insomma, Asia Argento (all'epoca dei fatti 38enne) ha avuto paura degli impulsi sessuali di Jimmy (all'epoca dei fati 13enne) e sarebbe rimasta paralizzata "come un rettile morto" sul letto... Dice.

Il suicidio del compagno Anthony Bourdain

"Non avevo mai avuto una persona così. Si prendeva cura di me e dei miei figli. Mi ha lasciato un vuoto che nulla può colmare, questo dolore non va via mai. La mattina non ci sono i suoi messaggi e così alla sera non c'è nessuno che mi dice buonanotte. Non ho più forze. Se non sto bene non posso prendermi cura dei miei figli. Ci sono giorni che non riesco ad alzarmi dal letto. Altri in cui cerco di non tornare mai a casa", spiega scoppiando a piangere la Argento.

Poi passa al suicidio dell'ex compagno Anthony Bourdain e del suo non accorgersi del dolore che lo stava mangiando: "Pensavo di essere io quella depressa, lui mi sosteneva sempre. Io a volte ho avuto dei pensieri bruttissimi, la depressione è una malattia mentale molto grave e a volte arrivano dei pensieri alieni. L’istinto di morire è disumano. Lui non ha pensato a nessuno in quel momento, perché il suo dolore era immenso, ma io non l’avevo mai visto. Come ha fatto a nasconderlo così? Unica cosa, il giorno prima di morire, al telefono aveva una voce strana, ma lui disse solo che aveva mangiato e bevuto troppo. Non mi disse nulla di questi pensieri. Aveva scritto e detto in tv qualcosa sul suicidio ma io pensavo ad un pensiero romantico".

L'uscita da X Factor

Alla fine tocca anche il tema della cacciata da X Factor a seguito dello scoppio dello scandalo delle molestie. "È stata una decisione amichevole - conclude - ma io non volevo andare via. Non volevo nuocere al programma. Se questa cosa avesse spostato l’attenzione verso quei ragazzi allora sì, ma non era così.

Il pubblico, la giuria e i ragazzi mi volevano, io ci speravo".

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