Il ritorno a Roma dell’ambasciatore Ettore Francesco Sequi per l’insediamento ai piani alti del Ministero degli Esteri ha particolarmente infastidito l’autrice e sceneggiatrice Rai, Valentina Pizzale, che ha iniziato a perseguitarlo con messaggi minatori a tutte le ore del giorno e, in particolar modo, a notte fonda.
L’astio della Pizzale nei confronti di Sequi inizia nel 2017, quando i due ebbero una breve relazione troncata proprio dal diplomatico. Già in quel periodo, l’autrice iniziò a manifestare degli atteggiamenti ossessivi nei confronti dell’ex compagno: a lui, infatti, inviava messaggi di ogni genere, minacciandolo di mettere in piazza i fatti privati se non fosse tornato al suo fianco. Così, due anni fa, l’ambasciatore denunciò l’accaduto e, in seguito alla conclusione delle indagini, la Pizzale, a breve, si sarebbe dovuta sedere davanti al giudice dell' udienza preliminare.
A far degenerare la situazione fino ad arrivare agli arresti domiciliari della sceneggiatrice Rai è stato il rientro in Italia di Sequi che, dopo un incarico in Cina e in Mongolia, è stato richiamato a Roma come nuovo capo di gabinetto nominato dal ministro Luigi Di Maio. Saperlo nuovamente alla Farnesina ha fatto sì che gli atteggiamenti di Valentina Pizzale, già consapevole di essere in una situazione delicata, degenerassero ulteriormente e nei messaggi minatori indirizzati al diplomatico scriveva: “Ti rovino”.
Sequi, dunque, ha sottoscritto un'integrazione di denuncia con la quale raccontava del comportamento persecutorio della donna nei suoi confronti, motivo per il quale la procura non ha esitato a chiedere e ottenere gli arresti domiciliari per la donna che, oggi, è nel suo appartamento e non può comunicare col mondo esterno, nemmeno via social.
Riceviamo e pubblichiamo:
La Sig.ra Pizzale non ha commesso il reato di atti persecutori che le viene contestato. I fatti sono profondamente differenti da quelli che sono stati raccontati dall’ex ambasciatore Sequi (oggi capo di gabinetto del Ministero degli Esteri) e verrà provata la sua innocenza in corso di causa.
Sono state depositate in tribunale numerose pagine contenenti messaggi e telefonate fatte dal dott. Sequi alla Sig.ra Pizzale che dimostrano come l’ambasciatore non sia mai stato una vittima di Stalking.
La denuncia è di settembre 2018 e il Dott. Sequi sostiene che i fatti criminosi siano cominciati da luglio 2017. In realtà (come provato documentalmente), i contatti tra il Dott. Sequi e la Sig.ra Pizzale sono continuati in modo normale fino alla data in cui quest’ultima ha avuto contezza di essere stata denunciata da lui (aprile/maggio 2019). Da quella data lei non ha più voluto aver alcun contatto con lui.
La Sig.ra Pizzale, sulla base della documentazione già depositata, non ha commesso alcun atto persecutorio nei confronti del Dott. Sequi.
Inoltre si vuole precisare che la Sig.
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