Al bando le "mise" in nero. Le attrici in rosso, oro e viola per dimenticare Weinstein

Durante la cerimonia ancora discorsi contro le molestie ma il presentatore Jimmy Kimmel si permette di scherzarci su

Al bando le "mise" in nero. Le attrici in rosso, oro e viola per dimenticare Weinstein

A Hollywood si sono già dimenticati dello scandalo Weinstein. La patria del cinema vuole voltare pagina, tornare a sorridere almeno in apparenza e a far sognare. Così l'altra notte, un red carpet subito colorato con mise brillantissime delle attrici hanno voluto far dimenticare il nero dei Golden Globe, quando tutti i partecipanti si erano vestiti di scuro per ricordare le molestie contro le donne. Nicole Kidman, per esempio, si è presentata in uno splendibo abito Armani blu elettrico, Jennifer Lawrence tutta dorata e Meryl Streep in rosso. E poi tante altre tinte forti e sgargianti. Addirittura il presentatore Jimmy Kimmel ha ironizzato sul movimento #MeToo prendendo di mira la statuetta: «Il nostro amico qui è la persona più rispettata e ammirata a Hollywood, guardatelo: tiene le mani bene in vista, non dice mai parolacce e soprattutto, non ha un pene! È un maestro di virtù!». Aggiungendo in riferimento al film vincitore La Forma Dell'Acqua: «Questo è l'anno in cui gli uomini hanno commesso talmente tanti errori che le donne hanno iniziato a uscire coi pesci».

Comunque alcune attrici hanno parlato della questione delle molestie sessuali. Frances Mcdormand, miglior attrice, ha allargato il discorso anche alla disparità di retribuzione e di trattamento sul luogo di lavoro. McDormand, che ha invitato tutte le «nominate» ad alzarsi in piedi, reclamando «inclusione», perché tutte noi, ha detto, «abbiamo storie da raccontare e progetti che hanno bisogno di essere finanziati». Sulla stessa linea Geena Davis, che ha sottolineato: «Quando è uscito Thelma & Louise abbiamo pensato che avremmo visto più film con donne protagoniste. Allora non è successo ma questo è il momento!». A celebrare apertamente il movimento #MeToo sono state tre attrici fra le accusatrici di Weinstein: Ashley Judd, Salma Hayek e Annabella Sciorra, salite insieme sul palco: hanno lanciato un video sull'inclusione e il superamento delle barriere, di genere ma anche razziali.

Spazio anche al movimento di protesta lanciato nel 2015 dagli attori afro-americani per la penuria di persone di colore tra i nominati: qualche cambiamento si è visto ma i vincitori continuano a essere per lo più bianchi.

LR

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