Cultura e Spettacoli

Al battesimo di Voci d'attore il doppiaggio diventa rap (e spunta Celentano)

A Roma 16 "oscar" premiano il meglio del doppiaggio tra poesie di Totò, parodie di Mary Poppins, viaggi nei dialetti d'Italia e il saluto a sorpresa del Molleggiato

Al battesimo di Voci d'attore il doppiaggio diventa rap (e spunta Celentano)

Gente misteriosa i doppiatori, vivono nell'ombra, sotto falso nome, fanno di tutto per passare inosservati, di loro spesso non c'è traccia se non nei titoli di coda. Ma non è sempre così. Perché le voci non sono suoni ma anima, attori in carne ossa. Talenti veri. Se ne è avuta una prova al teatro Seraphicum di Roma, culla del neonato Festival delle Voci d'attore, due ore di spettacolo, secento spettatori, le voci che incantano, le voci che conquistano. Non solo premi ai migliori doppiatori dell'anno ma uno show vero e proprio. Con Giorgio Lopez, alter ego di Dustin Hoffman, e la sua magnifica interpretazione di «A livella» del Principe de Curtis, cioè Totò; del fratello Massimo, che ha raccontanto l'Italia con ironia, dando voce, in un cono di luce, ai tanti dialetti italiani, dal Nord al Sud; con la musica che visto protagonisti Monica Ward (che presentava il Festival insieme a Christian Vitelli), Massimo Lopez, Stefano Bersola, Salvatore Gabriel Valerio, Alessandro Cosentino e Celeste Pistillo, I Baraonna. Roberto Pedicini poi, il Jack Folla della radio, ha coinvolto Adriano Celentano in un video di saluto: i due stanno lavorando insieme lontano da Roma, ma come rinunciare all'omaggio del Molleggiato?
Novità curiosa: in anteprima assoluta è stata presentata la prima canzone sul doppiaggio, un rap cantato da Federico Campaiola (coproduzione Freddi Roma), accompagnato sul palco da quattro danzatrici: Giulia Nanni, Flavia Cuccioletti, Claudia Zughetti, Luana Falasca. Ma anche la parodia della famosa «Supercalifragilistichespiralidoso» di Mary Poppins, riproposta in «Superalamoda», ha strappato applausi.
C'era dentro di tutto: teatro, musica, danza, satira, cortometraggi (di Daniele Barillà, regista del Festival), persino candid camera, il mondo del doppiaggio tutto, artisti, musicisti, direttori di doppiaggio, fonici, dialoghisti, che è cultura, spettacola, eccellenza made in Italy.
Sedici i Premi consegnati assegnati da una giuria d'eccellenza composta dai dieci big del doppiaggio italiano (Sandro Acerbo, Antongiulio Castagna, Mario Cordova, Carlo Cosolo, Marco Guadagno, Giuppy Izzo, Marco Mete, Fabrizio Pucci, Claudia Razzi, Massimo Rossi) e questo è l'elenco. Ma il neonato ha già la voce squillante. E vuole andare lontano...


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Premio alla Carriera a Giorgio Lopez
Premio alla miglior voce femminile del cinema a Emanuela Rossi
Premio miglior voce maschile del cinema a Francesco Pezzulli
Premio miglior voce maschile tv a Roberto Pedicini
Premio miglior voce femminile tv a Claudia Catani
Premio miglior film d'animazione a «Frozen» (Roberto Morville)
Premio miglior film non d'animazione a «Gravity» (Sandro Acerbo)
Premio migliore serie d'animazione a «I Simpson» (Ludovica Bonanome)
Premio serie non d'animazione a «The big bang theory» (Leonardo Graziano e Gabriele Lopez
Premio miglior dialoghista a Marco Mete
Premio miglior assistente a Silvia Ferri
Premio miglior fonico di mixage a Fabio Tosti
Premio miglior fonico di doppiaggio a Fabio Benedetti
Premio miglior direttore di doppiaggio a Claudia Razzi
Premio speciale FVA alla Carriera a Ernesto Brancucci
Premio Speciale FVA 2014 a Fabrizio Frizzi

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