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A beautiful mind, Russell Crowe non voleva incontrare il vero John Nash

A beautiful mind è un film tratto da un'incredibile storia vera che vede come protagonista un matematico vincitore del Premio Nobel a cui, però, Russell Crowe non voleva avvicinarsi

A beautiful mind, Russell Crowe non voleva incontrare il vero John Nash

A beautiful mind è il film del 2001 diretto da Ron Howard che va in onda questa sera alle 21.15 su La7. Il film, come si legge anche su Coming Soon, è tratto dalla vera storia del matematico John Forbs Nash Jr., vincitore di un premio Nobel. Per la sua interpretazione dello studioso, Russell Crowe vinse un Golden Globe come migliore attore protagonista in un film drammatico.

A beautiful mind, la trama

Gli echi della Seconda guerra mondiale si trascinano ancora in un mondo che sta cercando di rimettersi in piedi e di lasciarsi alle spalle i traumi e gli orrori del conflitto bellico. John Nash (Russell Crowe) è un giovane studioso, pieno di talento per la matematica quanto poco lo è per i rapporti sociali e mondani. Nonostante questa sua incapacità di fare coversazioni e "vendersi" a coloro che contano, Nash riesce a entrare a Princeton dove, sostenuto dall'unico amico Charles Herman (Paul Bettany), si distingue in ambito matematico, al punto da diventare una pedina importante per il governo americano che gli chiede di decodificare alcuni messaggi segreti dei russi.

È in questo modo che Nash entra nelle mire di William Parcher (Ed Harris) che gli affida una missione segreta e pericolosa: individuare il luogo dove si trova una bomba atomica che i russi vogliono usare contro gli Stati Uniti. Tra missioni sempre più pericolose e il tentativo di farsi una vita con la donna di cui è innamorato, John Nash scopre anche di avere una malattia che lo forse lo porta a vedere cose che non esistono e a riconsiderare tutta la sua stessa esistenza.

I problemi di Russell Crowe e John Nash

A Hollywood sembra esserci una regola non scritta ma molto importante secondo cui un attore che si accinge a prendere parte a una pellicola tratta da una storia vera non può che beneficiare del rapporto stretto con la persona che è chiamato a interpretare: che sia di persona o tramite materiale d'archivio, il raffronto con il personaggio reale è pressoché fondamentale nella costruzione di una sua trasposizione. Un po' come ha fatto Eddie Redmayne quando ha interpretato Stephen Hawking in La teoria del tutto o come ha fatto Marion Cotillard quando ha dovuto entrare nella pelle della cantante francese Edith Piaf in La vie en rose. La maggior parte degli attori che hanno accettato la sfida di portare sul grande schermo una persona reale hanno sempre deciso di confrontarsi con la persona stessa, in ogni modo a disposizione. E quando questo confronto viene meno, molto spesso il film stesso subisce dei danni non indifferenti, basti pensare al lavoro fatto da tutto il cast di House of Gucci, che lascia davvero molto a desiderare. E all'inizio sembrava che Russell Crowe volesse seguire proprio questo modus operandi nella realizzazione di A beautiful mind.

Infatti, come si può leggere sul sito dell'Internet Movie Data Base, all'inizio Russell Crowe non aveva nessuna intenzione di incontrare John Forbes Nash Jr. Il suo timore era che l'incontro con il vero matematico avrebbe potuto minare la sua interpretazione, sebbene non sia chiaro come incontrare qualcuno che si è chiamati a portare sullo schermo possa essere deleterio e non, invece, un aiuto in più nella costruzione del personaggio. Alla fine, però, Russell Crowe non ha potuto mantenere il suo proposito di non incontrare il matematico Premio Nobel: John Nash, infatti, si presentò sul set e a quel punto l'attore deIl gladiatore aveva ben poche possibilità.

L'incontro, al contrario delle aspettative dell'interprete, andò molto bene e Russell Crowe rimase così affascinato persino dal modo in cui John Nash muoveva le mani che finì col concentrarsi per rendere alla perfezione anche quel dettaglio.

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