Cultura e Spettacoli

La becchina di Perrin "sotterra" tutti i rivali I leoni della Auci continuano a ruggire

La scrittrice francese batte anche il favoritissimo "Riccardino", il romanzo postumo di Camilleri

La becchina di Perrin "sotterra" tutti i rivali I leoni della Auci continuano a ruggire

Anno complicato, anche editorialmente parlando, questo 2020 appena trascorso. I segni si vedono anche nella Top ten delle vendite librarie che a causa dei lockdown hanno subito crisi e lisi.

Ma partiamo dal libro più venduto, come è giusto. Si tratta della ennesima dimostrazione che in ambito librario quel famoso passaparola, che farebbe vendere e stravendere, esiste davvero. Senza contare su campagne di lancio fantasmagoriche o su serie televisive a supporto, Cambiare l'acqua ai fiori (e/o) di Valérie Perrin ha seppellito la concorrenza. E seppellito è la parola giusta non solo per la trama di Cambiare l'acqua ai fiori - che narra le vicende di una custode di cimiteri - ma anche per il tombale distacco inflitto al secondo, e a tutti gli altri a seguire.

La Perrin, prima collaboratrice e poi moglie del regista Claude Lelouch, ha fermato l'asticella con questo romanzo a 281mila e cinquecento copie (al 26 dicembre). Una ottima performance tenendo conto che si è trattato di un anno complicato. Certo siamo lontani dai numeri che fece nel 2019 Stefania Auci che con I leoni di Sicilia (Nord) raggiunse le 315mila copie. Ma viene ampiamente battuta Elena Ferrante che nel 2018, quando il libro più venduto, grazie alla serie televisiva che lo rilanciò, fu il suo L'amica Geniale (un altro e/o) raggiunse le 234mila copie e spiccioli. Insomma la Perrin ha convinto un mare di lettrici e anche un certo numero di lettori, confermando il fiuto che hanno alle edizioni e/o per questo tipo di letteratura. La casa editrice romana, infatti, ha anche lanciato in Italia, a parte la già citata e misteriosa Elena Ferrante, anche la vendutissima Muriel Barbery (quella dell'Eleganza del riccio).

Il grande sconfitto, fermo al secondo posto, è Andrea Camilleri con il suo Montalbano postumo. Riccardino (Sellerio) raggiunge le 177mila e ottocentotrentatre copie. Va però ricordato che parte del grande distacco è dovuta alla presenza dell'edizione speciale, e più costosa, di Riccardino che affianca quella normale, computata a parte.

Molto vicino a Camilleri si posiziona il vincitore del premio Strega (ennesima prova che sì, il concorso porta copie): Il Colibrì (La nave di Teseo) di Sandro Veronesi ha raggiunto le 167mila copie più spiccioli. A inseguirlo un noto giallista internazionale che vi avevamo annunciato quest'estate, nella pagina del nostro inserto culturale dedicata alle vendite librarie: Joël Dicker. Con L'enigma della camera 622 (La nave di Teseo) raggiunge le 143mila copie e spiccioli. Battendo così di un soffio un super bestsellerista come Ken Follett: Fu sera e fu mattina (Mondadori) arriva a 142mila copie e qualcosa, dimostrando che lo zoccolo duro dei fan dei Pilastri della terra, di cui il romanzo è un prequel, è ancora lì.

A proposito di ancora lì e di fenomeni di lungo periodo: l'uscita della parte finale della saga della famiglia Florio è slittata ma, nel frattempo, I leoni di Sicilia di Stefania Auci ha continuato a vendere forte. Quest'anno è sesto con 140mila e centoventotto copie. Chapeau!

Ma giù il cappello anche per una autrice che non entra in Top ten ma vende davvero tanto. Quest'anno le librerie si sono riempite di libri della blogger culinaria (con radici contadine) Benedetta Rossi. Non è entrata nel gotha dei primi dieci però Insieme in cucina fa 88mila copie e spiccioli, In cucina con voi! 50mila e rotti, Cucina di casa mia 23mila, Fatto in casa da Benedetta. Torte, primi sfiziosi stuzzichini... 23mila, Fatto in casa da Benedetta. Ricette furbe... 18mila e rotti. Insomma l'autrice con più di 203mila copie totali ha fatto la fortuna di Mondadori Electa in un anno in cui tutti, chiusi in casa, hanno cucinato a più non posso ed è diventata la regina della «Varia» (e pazienza per la Top ten). Da segnalare anche che l'ingresso nel 2021 nel settecentenario dalla morte di Dante ha fatto entrare in classifica l'unico saggio che è riuscito a competere con i romanzi: A riveder le stelle. Dante, il poeta che inventò l'Italia di Aldo Cazzullo chiude la Top ten con 103mila copie. Tra i saggi che invece la gente ha letto per capire meglio la pandemia spicca Spillover. L'evoluzione delle pandemie (Adelphi) di David Quammen: decimo posto in saggistica, 50mila copie. Per il libro, del 2012, è stata una seconda giovinezza. Però, chiusi in casa, tra capire i virus e un buon piatto consolatorio o un romanzo che porti la mente lontano...

Scelta facile.

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