«Bella gente», film-prontuario dei radical chic

Perfetto manuale per signore radical chic, buoniste e velleitarie, arriva sugli schermi La bella gente (da giovedì) di Ivano De Matteo ( Gli equilibristi e I nostri ragazzi ), film drammatico girato nel 2009 e riesumato soltanto ora dall'Istituto Luce. Nei panni della redentrice di battone, Monica Guerritore è la psicologa Susanna, che si annoia nella sua villa di campagna, insieme al marito architetto (l'ottimo Antonio Catania) mite e comprensivo. Così comprensivo da assecondare la sua dolce metà: occorre togliere dal marciapiede una giovane prostituta ucraina, che fa tanta pena a Susanna, abituata a gestire casi di fanciulle borderline. Il fatto è che la bella giovane, una volta negli eleganti interni country vicino Roma, getterà scompiglio negli equilibri della coppia borghese: un amico loro ci prova, il loro figlio (Elio Germano) la seduce, padre e figlio litigano e mamma Susanna va in tilt, quando scopre che il suo «bambino» ha fatto sesso con la sua assistita. Nel finale, le porte della villetta vicino al Lago di Vico si chiuderanno alle spalle della prostituta che, redenta per un pugno di ore, tornerà al suo sgabello e al suo rossetto vistoso.

«È una storia semplice, senza eroi o mascalzoni. Mi sono chiesto se nella nostra società esistano ancora le classi sociali», dice il regista, che nel frattempo avrà registrato l'agonia della classe media. Quella che qui viene sbertucciata in modo elegante, descrivendo i velleitarismi inconcludenti della padrona di casa, una Guerritore così aderente al suo personaggio avvolto in preziosi scialli di cachemere, o in morbidi pantaloni di lino, da risultare cordialmente antipatica. Ovvio che il pensiero corra a Il capitale umano di Paolo Virzì, dov'è un'analoga derisione della «bella gente», fragile di fronte alle prime difficoltà.

De Matteo, che sa dosare accuratamente i suoi personaggi, qui consegna un quadretto neanche troppo urticante. Alla fine, bisogna dar ragione all'architetto Alfredo: chi nasce tondo non muore quadro. E vale sia per le dame da salotto pseudo caritatevoli sia per le prostitute.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica