Matteo Sacchi
Un borsone abbandonato su un marciapiede di Times Square (New York). Scatta subito l'allarme antiterrorismo: polizia con tanto di artificieri. Ma nella borsa di tela niente esplosivo. La zip si apre dall'interno e ne esce una ragazza nuda, stranita e molto tatuata. Interrogarla non serve a molto: non ricorda nulla, nemmeno il suo nome. Ma tra i «tatoo» che ricoprono il suo corpo c'è ne è uno in cui è scritto il nome di un agente dell'Fbi: Kurt Weller, che ovviamente viene coinvolto nelle indagini. Inizia così Blindspot, la nuova serie in onda da oggi su Italia1, tutti martedì in prima serata.
Ed è solo il primo degli indizi reperibili su questo corpo (appartiene alla bella Jaimie Alexander) pieno di segni indecifrabili. C'è anche un indirizzo in cinese, ad esempio, che porta gli agenti e la protagonista in un laboratorio dove si producono esplosivi. Dei terroristi vogliono far saltare in aria la statua della libertà perché gli Usa sono troppo teneri con Pechino. Per fortuna la sconosciuta (a cui l'Fbi appioppa il nome provvisorio di Jane) e l'agente Weller (Sullivan Stampleton) riescono a fermarli. E un altro tatuaggio, occultato, rivela che Jane ha un passato da militare (in effetti mena come un maglio e conosce svariate lingue). Ma chi sia davvero non si capisce. In ogni puntata però il reticolo di disegni svela un altro tassello. E se l'idea di partenza ricorda molto un film del 2000, Memento, l'evoluzione della serie è autonoma e convincente.
Ideata da Greg Berlanti (tra le altre cose Arrow e Super Girl), non avrà la trama più realistica in circolazione ma fornisce intrattenimento garantito e adrenalinico. E questo spiega perché l'abbiano guardata 15 milioni di americani...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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