In «Blindspot» è il tatuaggio il protagonista

Gli unici indizi sono disegni sulla pelle. Ne nasce un'indagine mozzafiato

Matteo Sacchi

Un borsone abbandonato in mezzo a al via vai di Times Square (New York). In tempi di terrorismo scatta subito l'allarme e la polizia si avvicina con tanto di artificieri. Ma nella borsa niente plastico. Ne esce una ragazza nuda, stranita e coperta di tatuaggi. Non ricorda nulla, nemmeno il suo nome, tanto che le viene dato un nomignolo: Jane Do. E quando gli agenti dell'Fbi la interrogano si scontrano con un muro di gomma (nemmeno Dna e impronte aiutano molto). Tra i tatuaggi che ricoprono il suo corpo c'è ne è uno in cui è scritto il nome di uno degli agenti del Boureau: Kurt Weller, che ovviamente viene coinvolto nelle indagini. Inizia così Blindspot la nuova serie in onda su Italia1 dal 10 maggio, martedì in prima serata.

E a partire da questo corpo (che appartiene alla bella Jaimie Alexander) pieno di segni misteriosi si dipana la trama. Ognuno un indizio, ma di cosa non si sa. C'è un indirizzo in cinese a esempio. Porta gli agenti e Jane in un laboratorio dove si producono esplosivi. Dei terroristi vogliono far saltare in aria la statua della libertà perché gli Usa sono troppo teneri con il governo cinese. Per fortuna Jane e l'agente Weller (Sullivan Stampleton) riescono a fermarli. E un altro tatuaggio, occultato, rivela che Jane ha un passato da agente speciale (in effetti mena come un maglio e conosce svariate lingue). Ma chi sia davvero non si scopre. In ogni puntata però il complesso reticolo di disegni svela un altro spionistico incastro. E se l'idea di partenza ricorda molto un film del 2000, Memento, l'evoluzione della serie è adrenalinica. Soprattutto quando si inizia a capire che la perdita di memoria è causata da un uomo misterioso che vuol manovrare i sistemi di sicurezza Usa.

Questa serie, ideata da Greg Berlanti (Arrow, The Flash, Super Girl), non sarà la cosa più realistica in circolazione ma fornisce un'intrattenimento leggero e veloce (non per Jaimie Alexander: sedute di 6 ore a puntata per i tatuaggi). E questo spiega perché l'abbiano guardata 15milioni di americani.

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